Ticosa, per il parcheggio la bonifica (forse) non serve

Via Grandi Il Comune assegna un incarico dopo i due flop della gara; il sindaco: «L’indirizzo politico è chiaro: creare nell’area 600 posti auto»

Niente ultima bonifica, maxi dal punto di vista economico, sull’area Ticosa con l’obiettivo di avere svincolati tutti i 42mila mq e poter così realizzare in tempi brevi un parcheggio da 600 posti.

Bonifica (forse) non necessaria

La decisione arriva dall’amministrazione Landriscina che aveva deciso di chiedere un supporto esterno per trovare strade alternative, ma l’incarico - pubblicato ieri all’Albo pretorio - potrebbe tornare ora molto utile al neosindaco Alessandro Rapinese . Il primo cittadino ha sottolineato come per la realizzazione del maxi parcheggio potrebbe non essere richiesta la bonifica dell’area mancante, ottenendo così un risparmio considerevole: l’amianto presente nel sottosuolo verrebbe “tombato” in modo da impedire qualsiasi fuoriuscita di inquinanti.

Il Comune ha affidato un incarico di circa 13mila euro che va proprio nella ricerca di soluzioni alternative alla società St&A stl di Vernate (Milano), leader in Italia nell’ambito dell’ingegneria ambientale, particolarmente specializzata nel campo delle bonifiche.

Il progetto del maxi parcheggio

Di fatto Rapinese ancora non ha firmato alcun atto relativo alla Ticosa, ma la sua linea politica è chiara: realizzare sull’area un parcheggio da almeno 600 posti auto. Il parcheggio andrebbe proprio (e non soltanto) sull’area della cella 3 che, quindi, potrebbe vedersi vincolata la destinazione d’uso senza possibilità, ad esempio, di costruire. In ogni caso in verdetto degli esperti ambientali arriverà nell’arco di qualche settimana.

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