Villa Olmo, metà è ancora chiusa
Due piani su tre sono da sistemare

Primo piano nel degrado tranne la sala del Duca. Il secondo è inutilizzato e abbandonato da anni. L’assessore: «La Soprintendenza ci ha chiesto un progetto complessivo, sul compendio è giusto investire»

A nuovo il parco e la facciata di Villa Olmo, ma per gli interni bisognerà aspettare. Il progetto presentato a Fondazione Cariplo comprendeva l’abbattimento delle barriere architettoniche e interventi sull’impiantistica, ma non la ristrutturazione dei due piani superiori.

Il primo piano nelle ultime settimane (complice anche l’utilizzo degli spazi per la festa di fidanzamento della coppia di miliardari indiani) è stato completamente ripulito e le sale appaiono in ordine. Quella del Duca, rimessa a nuovo da Bulgari dopo la presentazione dei gioielli due anni fa, è perfetta mentre quelle adiacenti presentano crepe e intonaco deteriorato. Nell’ala verso il parco le sale sono state chiuse con i lucchetti in modo da renderle inaccessibili: all’interno il parquet presenta infiltrazioni ed è rialzato, gli infissi sono da restaurare come pure gli intonaci. E al secondo piano la situazione è ancora peggiore: dopo l’addio ai locali da parte del Centro Volta nessuno è più intervenuto e le condizioni sono pessime. «Rispetto ai fondi disponibili - chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella - erano stati previsti lavori per la realizzazione dell’ascensore e sugli impianti, ma la Soprintendenza ha fermato tutto chiedendoci un progetto complessivo di recupero dell’interno di tutto l’immobile e lo stiamo avviando con il nuovo dirigente. La villa va vista nella sua interezza e contiamo di avere per il prossimo anno i costi complessivi di tutti gli interventi necessari». A quel punto l’amministrazione partirà con l’ascensore e l’impianto e, sul resto, procederà per lotti finanziati direttamente da Palazzo Cernezzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA