C’è un po’ di Como
che viaggia nel tempo

Si incontrano riferimenti a luoghi e personaggi lariani nel primo romanzo di Francesco De Paola, ispirato agli anni in cui l’autore viveva anche l’autore

C’è anche un po’ di Como nel primo romanzo di Francesco De Paola, “Sospesi in un tempo che non ci apparteneva’’. L’autore ha vissuto per alcuni anni in città e i riferimenti a luoghi o persone costellano la storia del protagonista, Claudio Caduci. Ingegnere con un passato da musicista, affronta un viaggio nel tempo attraverso la musica. Centrale è Torino, dove ieri - da Combo - De Paola ha presentato il libro: domenica 20 novembre alle 18.30 si replica alla sede di Milano del locale.

Quando è nata la volontà - o necessità - di scrivere questo romanzo?

Parafrasando De Andrè - ‘’Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior’’ - un periodo come quello della pandemia è stata una grande occasione. Fermare il nostro mondo in accelerazione costante e soffermarsi a riflettere sulle cose che davvero contano o hanno contato nella nostra vita è stato davvero unico. Dopo qualche settimana, mi sono reso conto che leggendo e ascoltando musica non ero più in casa, ma esattamente lì dove quelle pagine raccontavano di essere. Così è iniziato il bisogno di andarmene in un passato o in futuro prossimo, con tanti ricordi, amici reali e non, tanta sana creatività. Libero, scrivendo.

Il tempo “che non ci appartiene” qual è?

Il libro inizia citando una poesia di Guido Gozzano, il cui messaggio è: ciò che non ci appartiene e non abbiamo mai posseduto è davvero quello che più desideriamo. Tuttavia, lo amiamo con tutto noi stessi, a volte segretamente. Può essere il tempo dell’amore, del divertimento, del desiderio o pura illusione, ma quello che accomuna il tutto è l’emozione generata da questo tempo: ciò che ci tiene sospesi. Non ho voluto definire dove inizia il libro e dove finisce la realtà: se lo avessi fatto, io avrei perso la creatività nel raccontare e il lettore la capacità di interpretare e fare proprio il romanzo. È tutto un buon mixato come i canali audio di una drum, piano, hit hat e voci, masterizzati insieme. La lettura, dopo tutto, è un atto egoistico: portiamo con noi quello in cui vogliamo identificarci, dimenticando l’autore o la sorgente.

Come sono stati inseriti i tanti riferimenti che qualcuno riconoscerà?

Ho giocato. Alcuni personaggi sono un insieme di persone o eventi, altri non esistono e altri sono ‘’quasi‘’ loro. Non è una biografia. Mi sono divertito a riprendere vecchi post nei social, vecchie chat di gruppo, vecchie registrazioni di eventi accaduti, storpiando soggetti ed eventi. Non ho una ricetta, ma credo che un pizzico di realtà e letteratura siano ciò che serva ad allineare i punti e rendere una storia credibile. Il resto è pura fantasia o intuizione sotto l’effetto della musica.

La musica è fondamentale nella vita e nel libro? Quale parte ha avuto nella scrittura e nella storia?

Una settimana dopo l’inizio del lockdown volevo finalmente completare un album che rimando da quattro anni; le vibrazioni non erano delle migliori e ho iniziato a leggere di musica e dei suoi effetti sull’uomo. Anche se distanti secoli fra loro e di culture diverse, autori, neuroscienziati, saggisti, filosofi, musicisti comunicavano le stesse emozioni e reazioni. Cos’è davvero la musica? Né io né Claudio nel libro ci troviamo in situazioni in cui suoniamo o passiamo musica, come ho fatto per anni; passivi, ci lasciamo guidare dalla musica che ci porta nei nostri ricordi, finalmente in assenza del tempo.

Ho giocato. Alcuni personaggi sono un insieme di persone o eventi, altri non esistono e altri sono ‘’quasi‘’ loro. Non è una biografia...

Il viaggio nel tempo è da sempre un tema affascinante: Francesco come lo vorrebbe vivere?

Farei le stesse scelte di Claudio Caduci o - come lo chiamano i suoi amici - CC. Quel “Copia Conoscenza” è l’unico modo per essere sempre con lui nella sua mente e sapere cosa sta facendo: tutto totalmente a caso. Il mio viaggio nel tempo è la notte quando chiudo gli occhi e me ne vado da qualche parte in un tempo che faccio fatica a riconoscere; è quando ascolto la musica . Sogni e musica plasmano noi e noi plasmiamo il mondo. Spero che il mio libro sia solo uno dei tanti modi per viaggiare nel vostro tempo.

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