Comaschi di fama internazionale. Alogna apre il progetto del Sociale

Teatro Stasera il violinista propone musiche di Ernest Chausson con il Quartetto Eose il pianista Enrico Pace

La stagione concertistica del Teatro Sociale prosegue, stasera alle 20.30, con un appuntamento che rappresenta anche una “prima”: da quest’anno, infatti, la massima sala cittadina ospiterà un recital di un artista comasco di fama internazionale, nell’ambito del progetto “CoMo - Como nel Mondo”.

La scelta per quest’anno è caduta su Davide Alogna, violinista che non ha davvero bisogno di presentazioni e che rappresenta perfettamente la figura del musicista attivissimi nella sua città d’adozione, ma anche impegnato in tutto il mondo. Con lui, e prima di lui ad aprire la serata, il Quartetto Eos di Elia Chiesa e Giacomo Del Papa al violino, Alessandro Aqui alla viola e Silvia Ancarani al violoncello. Eseguiranno il “Quartetto per archi n. 2” in la minore di Johannes Brahms. Nella seconda parte il quartetto sarà raggiunto da Enrico Pace, pianista a sua volta attivissimo in ambito internazionale come solista, con le più prestigiose orchestre e anche con formazioni cameristiche. Con loro Alogna interpreterà da par suo il “Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi” di Ernest Chausson.

Una scelte eclettica che testimonia la volontà del violinista, da sempre impegnato anche nell’ambito della ricerca musicale, alla ricerca di pagine poco note o perdute (sua la valorizzazione, fra gli altri, di preziosi inediti di Ottorino Respighi). «Chausson scrisse opere, musiche di scena, pezzi corali e molta musica da camera, manifestando un temperamento lirico e contemplativo, sulla scia di César Franck, di cui fu uno degli allievi prediletti e anticipando certe soluzioni armoniche e timbriche di Debussy - spiega - È considerato uno degli esponenti più significativi del post-romanticismo francese: le sue composizioni mantengono intatto il loro fascino per quella capacità di comunicare emozioni semplici e sincere, espresse con sicurezza tecnica e nobiltà di pensiero. Tra i pezzi più lodati ed eseguiti di Chausson c’è proprio questo “Concerto”, composto tra il 1889 e il 1891, e rivelatore di un gusto elegante e raffinato, aperto ai richiami della tradizione francese e non estraneo all’influenza del cromatismo wagneriano. Il Concerto è considerato tra i maggiori capolavori della musica cameristica del tardo Ottocento, i virtuosismi solistici e i momenti d’insieme rivelano un linguaggio sonoro del tutto personale del compositore».

Biglietti, posto unico, a 20 euro. Ed è già pronto il nome per il prossimo anno: l’artista ospite sarà Mattia Petrilli, primo flauto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

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