Ticosa, la ditta se ne va. Slitta la bonifica
Ritardo di almeno due mesi per i lavori

L’azienda di Cagliari a cui era stato assegnato l’appalto ha deciso all’ultimo di non firmare il contratto Ora si contatterà la seconda classificata

Una storia maledetta, quella della bonifica della Ticosa. L’ennesima grana sull’area incastonata tra via Grandi e via Regina riguarda la rimozione degli inquinanti (amianto soprattutto) dalla ormai famosa “cella 3”, che si trova tra la Santarella e la tangenziale.

In estrema sintesi l’azienda a cui era stato assegnato l’appalto (dopo mesi di verifiche) ha comunicato, a ridosso della firma del contratto, ha fatto sapere a Palazzo Cernezzi di non essere più disponibile ad eseguire i lavori. Il motivo? dal Comune dicono che non sono state comunicate le ragioni da parte del raggruppamento temporaneo di imprese composto da “Eco.Ste.ma srl” ed “Ecoserdiana spa” di Cagliari (aveva offerto un ribasso d’asta del 27% sull’imposto posto a base di gara di 4,1 milioni di euro) ma hanno anche precisato che non è nemmeno previsto che debbano farlo.

L’annuncio a sorpresa

Il risultato, a questo punto, è la perdita di almeno altri due mesi di tempo. Gli uffici comunali dovranno infatti contattare ora il secondo classificato, cioè il gruppo Itq srl di Treviso con Cericola srl di Lanciano, (ha offerto uno sconto pari al 20%) procedere alle verifiche e poi al contratto fino alla partenza dei lavori (a meno di ulteriori problemi).

Ieri da via Vittorio Emanuele in una nota hanno scritto testualmente che «in seguito all’aggiudicazione della gara d’appalto per la bonifica dell’ultima porzione di superficie contaminata nell’area ex Ticosa, la ditta individuata, a ridosso della scadenza dei termini per sottoscrivere il contratto, ha comunicato il ritiro dell’offerta».

E hanno anche aggiunto che «il procedimento avviato in ogni caso non sarà interrotto: si procederà con la proposta di aggiudicazione alla seconda società classificata delle sette che hanno partecipato alla gara presentando offerte ammissibili, previa verifica di tutti i requisiti di legge».

Sorpreso e arrabbiato l’assessore all’Ambiente Marco Galli: «Abbiamo appreso dal settore Gare e appalti (il settore Ambiente aveva gestito la fase precedente, quella riguardante la predisposizione del progetto da mettere a gara, ndr.) con non poco stupore, che la ditta aggiudicataria ha scelto di tirarsi indietro. L’intervento inevitabilmente subirà un ritardo rispetto al cronoprogramma previsto in origine, secondo il quale il cantiere per la bonifica sarebbe dovuto cominciare entro la fine di questo mese. Si ipotizzano un paio di mesi. Non sarà necessario infatti ripetere tutto il procedimento di gara, in quanto è prevista la possibilità di scorrere la graduatoria con proposta di assegnazione alle ditte che seguono».

Lavori per 15 mesi

Il via ai lavori nell’arco di un paio di mesi era stato annunciato direttamente dal sindaco Mario Landriscina e dall’assessore Galli alla vigilia di Natale e adesso la grana e altro tempo buttato. I lavori effettivi, che comprendono scavi fino a due metri di profondità, dureranno 15 complessivamente. Questo significa che l’area sarà libera dai veleni nella migliore delle ipotesi all’inizio dell’autunno del 2022.

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