La famiglia Passera investe in Puglia. «È il nostro progetto più ambizioso»

Hotellerie Lario Hotels annuncia l’apertura a Ostuni del terzo cinque stelle lusso Vista. Il resort nasce dal recupero per la storica ex Manifattura Tabacchi, nella Piana degli Ulivi

Como

Dopo Vista Lago di Como (in procinto di passare alla gestione di Villa d’Este) e Vista Verona, la famiglia Passera annuncia l’apertura di Vista Ostuni, terzo hotel a cinque stelle del brand Vista, che segna l’espansione dalla cornice del Lago di Como fino al cuore della Puglia.

Parte del portfolio The Leading Hotels of the World, Vista Ostuni sorge in una location d’eccezione, l’ex Manifattura Tabacchi, risalente al XIV secolo, un luogo ricco di storia e profondamente legato alla comunità locale. L’edificio è stato oggetto di un attento intervento di restauro, durato oltre due anni, condotto nel rispetto dell’architettura originaria. Il resort si trova a pochi passi dalla Città Bianca, immerso nella suggestiva Piana degli Ulivi secolari, a 20 minuti dall’aeroporto di Brindisi.

«Questa apertura è una tappa importantissima in quello che è stato per noi un percorso emozionante – ha dichiarato Bianca Passera presidente del Gruppo - Dal momento in cui abbiamo scoperto questo edificio storico, ne abbiamo riconosciuto l’incredibile potenziale. Restaurarlo è stato un vero atto d’amore, che ci ha permesso di onorarne l’eredità, collaborando con talentuosi artigiani italiani per donargli una seconda vita. Il risultato è un luogo iconico riscoperto sotto una nuova veste e al tempo stesso senza tempo».

«Ostuni rappresenta il nostro progetto più ambizioso e significativo fino ad oggi - ha aggiunto Luigi Passera ceo del Gruppo - Il brand Vista è nato dalla convinzione che l’ospitalità di lusso possa svilupparsi anche al di fuori delle destinazioni più note d’Italia. Con Vista Ostuni, siamo orgogliosi di far conoscere ai viaggiatori di tutto il mondo luoghi italiani ancora poco conosciuti, offrendo un’accoglienza di altissimo livello».

Responsabile del progetto architettonico è lo studio Rma Roberto Murgia Architetto con sede a Milano, mentre il progetto paesaggistico è firmato dall’architetto paesaggista Erik Dhont.

Distribuito su cinque livelli per un totale di 6mila metri quadrati, a cui si aggiungono 1.200 metri quadrati di terrazze e tre ettari di giardino, Vista Ostuni accoglie 28 tra camere e suite, e offre spazi pensati per il benessere e la convivialità. Due i ristoranti, il Bianca Bistrot, immerso nel giardino e aperto tutto il giorno, e Berton al Vista, dove la cucina dello chef Andrea Berton valorizza materie prime locali in chiave contemporanea. Completano l’offerta l’Infinity Bar sul rooftop con vista su mare, ulivi e Città Bianca, il Chiostro Bar, tre piscine, una Spa, un centro estetico e una palestra attrezzata.

Gli spazi, caratterizzati da volte alte fino a sette metri e grandi finestre affacciate sul paesaggio, integrano materiali locali lavorati da artigiani del territorio. Aperto tutto l’anno, l’hotel rafforza l’impegno del brand Vista per una forma di ospitalità attenta alla rigenerazione urbana, alla sostenibilità e al valore culturale dei luoghi. È in corso la certificazione Leed per l’edilizia sostenibile.

L’area che oggi ospita Vista Ostuni ha attraversato secoli di trasformazioni. Nato nel XIV secolo come complesso religioso, fu prima convento dei Frati Domenicani, poi dell’Ordine dei Minimi. Nel 1867 divenne prima ospedale, poi ricovero per indigenti. A fine Ottocento, Suor Maria Raimonda Fuentes lo trasformò in un luogo di accoglienza e formazione per orfani, anziani e giovani donne. Negli anni Venti del Novecento, divenne una Manifattura Tabacchi, l’attività cessò nel 1968 e la struttura rimase in disuso fino al 2023.

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