«L’Effetto Olimpiadi? Sul lago niente corsa ad aprire gli hotel»

Luca Leoni, presidente dell’Associazione Albergatori: «Bene il “Cin” per le case vacanza, no alla super tassa di soggiorno»

“Case vacanza”, Olimpiadi invernali (il 28 ottobre è scattato il countdown dei 100 giorni all’accensione alla fiamma olimpica), aumento della tassa di soggiorno e naturalmente il tema sensibile dei trasporti, via lago e lungo le spine dorsali del territorio lariano, vale a dire lungo la Regina e la dirimpettaia Lariana. Tanti gli spunti di cronaca e di interesse nella lunga chiacchierata con il presidente dell’Associazione albergatori di Confcommercio - nonché amministratore comunale di lungo corso a Bellagio, la “perla” del Lario - Luca Leoni, all’indomani dell’annuale assemblea ospitata venerdì sera al Castello di Casiglio a Erba.

Quali sono le previsioni per l’inverno, con Olimpiadi di fatto a un’incollatura?

A Bellagio noi come Hotel Du Lac saremo aperti. È una prima assoluta. Sul ramo occidentale presumo che chi ha tenuto aperto lo scorso anno lo farà anche nell’inverno ormai alle porte. Questo per dire che non c’è stata una corsa alle aperture invernali legata alle Olimpiadi. Ognuno fa i conti anzitutto a casa propria, ricordando che le grandi strutture per rimanere aperte hanno bisogno di centinaia di dipendenti. Noi siamo più piccoli. Abbiamo voluto provare. Il ristorante va bene. Come albergo siamo soddisfatti. Al momento siamo in linea con la previsione di fatturato ipotizzata. Di sicuro abbiamo ottime risposte e sensazioni per il periodo tra Natale e Capodanno. Per l’ultima notte dell’anno siamo già tra il 60 ed il 70% come percentuale di occupazione delle camere. Soprattutto in questa fase dell’anno, il meteo è determinante.

A proposito di Olimpiadi, il Comune di Milano con una delibera di Giunta ha deciso di aumentare per il solo 2026 la tassa di soggiorno, che per gli hotel a quattro e cinque stelle toccherà addirittura i 10 euro. Qual è la sua opinione in proposito?

Siamo in toto contrari. È un’esagerazione senza se e senza ma. Sono stato tra i primi a schierarmi a favore della tassa di soggiorno e l’ho rimarcato anche venerdì durante l’assemblea. Un parere favorevole il mio o meglio il nostro come Associazione, se però gli albergatori avessero avuto voce in capitolo nella gestione di questo balzello. Avevamo chiesto a gran voce l’istituzione di una Commissione che potesse sovrintendere alla redistribuzione dei proventi, uno terzo dei quali destinato alla promozione turistica, un terzo all’arredo urbano e un terzo per eventi e manifestazioni. Questo non è avvenuto. Quello del Comune di Milano è un aumento fuori luogo, che va a interferire direttamente sul prezzo finale che deve pagare il cliente.

Sempre in tema di Comuni, alcune Amministrazioni - è il caso di Cernobbio - hanno deciso di aumentare non solo l’importo della tassa di soggiorno, ma anche l’importo dell’Imu per le “Case vacanza”, vero boom del post pandemia. Lo ritenete, come Associazione albergatori, un provvedimento utile?

“A livello generale, non esiste che vi sia questa concorrenza sleale nei confronti del mondo alberghiero. Ciò premesso ben venga ogni iniziativa che può portare le regole d’ingaggio in essere per le nostre strutture alla pari di quelle disposte per le “Case vacanza”. Il “Cin” ha già giovato alla causa per aiutare nella regolarizzazione di molte posizioni “aperte”. Il “Cin” ha fatto emergere, in fatto di “Case vacanza”, ciò che viaggiava nel sommerso. Non bisogna però generalizzare. Aggiungo che come il mondo alberghiero non deve fermarsi rendendo le strutture più appetibili, così le “Case Vacanza” devono fare quanto possibile per migliorare e migliorarsi. Oggettivamente ce ne sono certe davvero border-line”.

Sotto il profilo dei trasporti - nonostante i soliti problemi di traffico con cui convivono Regina e Lariana - sembra proprio che il peggio (il riferimento è ad aliscafi e catamarani) sia alle spalle. Occorre però vigilare con attenzione. Qual è il bilancio a metà novembre?

“E’ stata un’estate tutto sommato positiva, in primis con Asf. Anche NaviComo sino alle alluvioni di settembre si era difesa bene. Venerdì ho avuto modo di ringraziare sia l’ad di Asf Massimo Bertazzoli che il gestore governativo della Navigazione Laghi Pietro Marrapodi. Con entrambi la collaborazione c’è. Il peggio ritengo sia alle spalle. Resta fondamentale però che le istanze di pendolari e studenti siano tenute nella massima considerazione. A loro va l’assoluta priorità - lo rimarco con forza - di potersi muovere liberamente”.

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