Giambruno: e se fosse distrazione di massa?

Non sarà vero, ma qualche dubbio ti viene. Perché se hai fatto una manovra che riporta il Paese al 2011 con lo Spread che faceva i cavalloni, e ti sei rimangiata una per una, senza neanche poterci mettere un pizzico di sale sopra, tutte le promesse elettorali e sulle politiche di contrasto all’immigrazione hai preso schiaffoni da tutti, forse il sacrificio via social dell’improvvido compagno di vita, ti fa pure gioco.

Se la notizia, almeno un paio di giorni, ha fatto slittare a pagina nove dei giornali quelle di una guerra di cui potremmo pagare tutti le conseguenze, chi se la ricorda più la finanziaria o gli sbarchi massivi a Lampedusa? In questo senso il povero Andrea Giambruno ha fatto la figura dell’uomo della Provvidenza, tanto per restare da quelle parti. Di meglio non si poteva trovare. Del resto se non sai che la televisione è un covo di vipere, pronte a dare il calcio dell’asino a chi abusa in ganassate, forte del suo nuovo status sociale di “first lord”. Eh sì, Giambruno.

Se sei l’altra metà della premier è meglio che per cinque anni, o quanto dura il mandato, ti dedichi alla pesca (non quella dello spot della catena di supermercati, per carità). Non vai davanti alle telecamere a sproloquiare di ogni cosa, specie politica, convinto di essere come Virna Lisi. Lei con quella bocca poteva dire quello che voleva, tu con quella faccia che il Lombroso ci sarebbe andato a nozze, figurati.

Mettici poi Antonio Ricci, più che mai funzionale al sistema come tutti quelli che sono contro al sistema medesimo ed è la tempesta perfetta. Sai quanto gli ha fatto paura la reprimenda in purissimo dialetto lombardo stretto di Fedele Confalonieri.

Insomma, viene da pensare che sia stato tutto studiato. Che Giambruno ci sia cascato con tutte le scarpe e che Meloni abbia portato a casa due piccioni con una fava. Il primo quello di liberarsi di uno che sarebbe un oltraggio all’intelligenza del presidente del Consiglio credere che abbia capito chi era solo grazie al fuori onda. Il secondo far passare in secondo piano le spine del governo, magari anche a ridosso di qualche elezioncina amministrativa che, non a caso, ha premiato ancora il partito di Giorgia anche a scapito della Lega.

Adesso, al di là dei proclami sulla graniticità della coalizione potrebbero essere dolori anche con Salvini. Mentre per quanto riguarda Forza Italia… Ma dai, davvero vogliamo credere che Marina e Pier Silvio non sapevano nulla dei fuori onda? Vero che in questo periodo sono impegnati nell’ingrato compito di spartirsi le migliaia di quadri crosta acquistati dal papà in maniera seriale alle aste televisive. Però dai. Come dimenticare che il compianto Cavaliere a Meloni l’aveva giurata fin dal primo giorno di governo?

Vuoi che i figli tradiscono l’eredità? Oltretutto con la possibilità di usare le televisioni per fare politica, come certo gli ha insegnato papà che in questo non era secondo a nessuno.

Nell’attesa di vedere come andrà a finire (perché non è terminata), questa Dallas della politica nostrana, non resta che capire come farà Meloni a brandire un’altra arma di distrazione di massa la prossima primavera, quando ci saranno le cruciali elezioni europee.

Certo, di tipi alla Giambruno ne può rimediare quanti ne vuole. Specie all’interno del suo partito. Ma non solo.

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