
“Grazie dei Fioramonti” è la canzone natalizia di Matteo Salvini, che questo omaggio lo ha gradito senza neppure sentire il male che provava Nilla Pizzi nel quasi omonimo brano passato alla storia di Sanremo. Perché le dimissioni del ministro all’Istruzione, deluso dalle poche, a suo dire, risorse destinate alla scuola da questa manovra per buona parte finalizzata a evitare l’aumento dell’Iva, una delle ragioni fondanti del governo Conte due colorato di giallorosso, rischiano di aprire una falla. L’ esecutivo è quantomai precario e traballante dopo il pezzo perduto. Anche perché l’ex ministro appare determinato a lasciare il movimento che lo ha portato in Parlamento, i Cinque Stelle, per fondare, assieme a qualche altro transfuga, un nuovo gruppo alla Camera di sostegno, a suo dire, del governo medesimo.
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