Un regalo per i nostri
lettori più fedeli

I giornali, come si sa, sono pieni di difetti. La fretta non è mai buona consigliera e spesso partorisce refusi, imprecisioni, superficialità. Sciatteria.

Però, al contempo, sono anche un valore. Un valore profondo fatto di storia, di memoria, di territorio, di identità. E di notizie, naturalmente. Quasi tutte in esclusiva e, molto spesso, con una capacità di approfondimento e di capillarità che i giornali nazionali e i nuovi vettori informativi si sognano. Non si sta sul mercato da più di un secolo per caso.

Ma forse il patrimonio più prezioso che possiedono i giornali, pur stando ben lontani da ogni deriva retorica, è l’affetto, anzi, l’amore per la propria terra, la propria comunità, la propria gente. Aumenta tutto, di questi tempi. Il gas, l’elettricità, i trasporti. Non parliamo della carta, per carità, che negli ultimi mesi, in seguito alle vicende geopolitiche fin troppo note, ha subìto un rialzo così impressionate da mettere a serio rischio l’intera filiera produttiva. E tutto questo ricasca inevitabilmente sui media tradizionali, che è vero che sono ormai lanciati con notevoli risultati sul web – gli abbonamenti digitali vanno benissimo, così come i siti appena rinnovati e potenziati – ma che nel prodotto tradizionale cartaceo hanno ancora il cuore aziendale più forte e consolidato.

E allora, in una situazione così critica per tutti, e quindi anche per questa azienda, abbiamo deciso di dare un premio ai nostri abbonati, che sono tanti e particolarmente leali e fedeli, sia quando rinnovano il loro impegno sia quando ci criticano per i nostri errori. Per loro, il costo dell’abbonamento non aumenterà. Ci faremo noi carico di tutti gli scostamenti di prezzo di questo ultimo anno disgraziato. I lettori potranno andare avanti a riceverlo via posta o tramite portatura nei Comuni dove è previsto questo servizio oppure - e questa è una modalità in continua crescita – “appoggiando” l’abbonamento all’edicola più vicina a casa, così da associare la passeggiata quotidiana alla lettura quotidiana. E in tutte queste opzioni – ripetiamolo - senza spendere un centesimo in più rispetto a ora.

I dettagli sulle tariffe e sulle varie opzioni di risparmio sono già ben noti e verranno ribaditi dalla campagna abbonamenti in fase di lancio in questi giorni (per qualsiasi altra informazione basta rivolgersi ai nostri uffici). Quello che ci preme sottolineare è invece la centralità dell’informazione istituzionale, professionale, industriale certificata, quella promossa da un editore indipendente che rappresenta il vero presidio dei nostri territori, coperti dalla Provincia di Como, dalla Provincia di Lecco e dalla Provincia di Sondrio, oltre all’Eco di Bergamo, che fa parte del gruppo Sesaab, assieme alla radio e alla televisione di Bergamo e all’avveniristico centro stampa di Erbusco.

Un editore che risponde in tutte le sedi di quello che pubblica, che ha negli anni pazientemente costruito una fitta rete di relazioni e partnership con tutte le realtà istituzionali, associative, imprenditoriali e sociali e che proprio per questo motivo ritiene di essere in diritto di dettare l’agenda delle urgenze delle nostre città. Un ruolo ancor più centrale in un periodo di confusione, di irrazionalità e di demagogia serpeggiante che sembra permeare tanti aspetti del vivere civile e del mondo della politica e dell’amministrazione.

Teniamo moltissimo ai nostri lettori. E ai nostri abbonati. Senza di loro nessuna azienda editoriale seria è possibile, se non trasformandosi in una conventicola di pura gestione del potere. I lettori, gli abbonati, sono comunità. La nostra comunità. Regalargli un altro anno senza dover mettere ulteriormente mani al portafoglio è la cosa più bella - e più impegnativa - che possiamo fare. Siamo certi che se lo meritano e che ce ne saranno grati.

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