Caldaie a legna, scontro totale in consiglio comunale: «I nostri boschi sono a rischio»

CanzoIl progetto per la realizzazione di due impianti al centro del dibattito. Il sindaco rassicura: «Nessuno scempio, ma manutenzione delle aree»

I boschi del paese sono un bene prezioso, anche per l’ attrattiva turistica, e il progetto di utilizzarne la legna per riscaldare le scuole ha lasciato più di un dubbio nell’ultimo consiglio comunale. Il paese ha ottenuto un finanziamento da 478mila euro dalla Regione per la realizzazione di due impianti a biomassa al servizio delle scuole, il progetto ha un costo di 530mila euro.

Si prevede il posizionamento di due caldaie, i moduli saranno rimovibili e trasportabili considerando l’intenzione dell’amministrazione comunale di realizzare un solo plesso scolastico in futuro.

Il rapporto tra costi e benefici

Il progetto premiato come secondo in graduatoria dalla Regione, dopo quello del Comune di Erba, è stato oggetto di discussione nell’ultimo consiglio comunale.

In particolare l’opposizione ha posto l’attenzione sul rapporto tra costi e benefici dell’utilizzo della biomassa, e dal rischio di un taglio importante dei boschi del paese ritenuti un’attrattiva a livello regionale, con circa 100mila passaggi ogni anno sui sentieri che portano all’area dei Corni di Canzo.

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Le due minoranze si sono trovate unite sul tema, il consigliere Costanza Cremascolidi “Canzo più” ha esordito: «Si parla di 500mila euro circa di progetto, credo si debba fare un ragionamento sul rapporto costi e benefici in generale e nell’utilizzo della biomassa: anche sul suo impatto ecologico e ambientale. Si deve calcolare la sostenibilità, se è veramente logico spendere una cifra di questa importanza, verificare le future manutenzioni, il costo per l’approvvigionamento e per il trattamento del materiale oltre che per lo stoccaggio».

Il consigliere di “Viviamo Canzo” Luciano Locci ha affermato: «Ho alcuni dubbi su questo intervento con l’utilizzo della biomassa legnosa. C’è uno spazio idoneo per lo stoccaggio che prevede tre anni di essiccazione? Ancora più importante è la valutazione sulla produzione della biomassa, siamo circondati da boschi ma credo serva una sensibilità ecologica e ambientale: serve un piano intelligente di intervento, e mi auguro certi investimenti non compromettano la salute dei nostri boschi». Che sono da salvaguardare: «È giusto mostrare il logico rispetto e nel caso si deve capire dove reperire il materiale».

Risparmio e minore impatto

In merito, il sindaco di Canzo Giulio Nava ha replicato: «Ricordo che è la Regione Lombardia ad aver creduto per prima a questo progetto. Si parla di trasformare degli impianti, ora a gas, a cippato con un risparmio notevole in termini di costo».

Ora la spesa «è di 70mila euro l’anno e ci sarà un incremento ulteriore quest’anno, nel piano che abbiamo portato in Regione abbiamo dimostrato delle minori spese e un impatto minore per quanto riguarda l’inquinamento analizzando le caldaie attuali e le prossime - ha rilevato - Il magazzino sarà un modulo che arriverà in un monoblocco in un impianto completo che, nel caso venga realizzato un polo scolastico, potrà essere portato da un’altra parte».

Inoltre, ha ricordato che «il piano di taglio è di competenza della Comunità montana del Triangolo Lariano, non ci sarà alcuno scempio, si andrà a fare una manutenzione dei boschi e ciò porterà anche a una loro tutela».

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