È battaglia sul piano da 5 milioni per il San Primo: «Progetto faraonico», «No, questo è il futuro»

Magreglio Gli ambientalisti contro il finanziamento per gli impianti sciistici: questa sera il primo via libera. E Fermi replica: «Polemica intellettualmente disonesta»

Non si placano le polemiche per il progetto portato avanti dalla Comunità montana del Triangolo Lariano con il Comune di Bellagio relativo alla riqualificazione del compendio del Monte San Primo in un’ottica turistica e sciistica.

Il progetto ha già un finanziamento di 5milioni di euro e prevede la sistemazione dei sentieri presenti sul monte, la realizzazione di una strada tagliafuoco, di un nuovo parcheggio, la creazione di un bacino per l’acqua e la posa di alcuni cannoni spara neve sul tratto del “Pianone” con la presenza di tapis roulant per raggiungere le piste.

Ed è proprio la parte relativa allo sci a essere contestato dagli ambientalisti che hanno portato avanti la loro protesta in diverse forme e ora andranno a creare un coordinamento di associazioni.

Questa sera il progetto relativo al Monte San Primo sarà uno dei punti nell’ordine del giorno del consiglio comunale di Bellagio che si svolge sempre nella sala consiliare di Civenna, alle 20,30: è prevista la ratifica dell’accordo di programma.

Spiega Roberto Fumagalli del Circolo ambiente Ilaria Alpi: «Ci sono diverse associazioni che hanno già aderito alla nostra battaglia contro la realizzazione di questo progetto e altre che stanno aderendo in questi giorni, a breve realizzeremo un coordinamento in cui saranno presenti una decina di gruppi. C’è una contrarietà abbastanza diffusa sentendo gli abitanti della zona, alcuni parteciperanno al Consiglio di questa sera».

Ultima adesione alla protesta dal Comitato Bevere: «Non è con queste opere “faraoniche” e anacronistiche che si porta sviluppo e promozione di un territorio. Fa caldo, manca l’acqua, mancano le persone che si prendono cura della montagna e si vuole intervenire in una ottica del “tutto e subito” sotto l’egida della “promozione turistica” e dello “sviluppo del territorio”, sfruttando le già poche risorse naturali presenti e incentivando il consumo di suolo con la costruzione di parcheggi e altre opere dal sicuro impatto ambientale».

La difesa del progetto da parte del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi: «Non è mio costume contribuire alle polemiche, ma questa volta non posso esimermi. Portare risorse sul territorio è un lavoro lungo e faticoso. Servono idee, progetti e recuperare finanziamenti. Un investimento di cinque milioni di euro è un risultato importante per il Triangolo Lariano per sviluppare e rilanciare l’attrattività turistica della zona. Sia nel periodo invernale che, soprattutto, quello estivo. È un intervento molto ampio che parte dalla sistemazione di molti sentieri, dal collegamento Alpe del Borgo con Alpe di Torno, dal collegamento ciclabile con la Colma di Sormano, dall’ampliamento delle aree parcheggio, dalla riqualificazione di strutture ricettive, fino al miglioramento dei servizi per antincendio boschivo. Costruire una polemica sul tapis roulant o sull’impianto di innevamento limitato ad una piccola area della zona del San Primo è intellettualmente disonesto».

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