Erba, persi 1,24 ettari di verde in un anno

I dati Pubblicato il rapporto annuale sul consumo di territorio del Ministero dell’Ambiente. In provincia di Como la città è seconda solo a Rovellasca

Erba

Nel 2024 a Erba sono stati edificati 1,24 ettari di suolo vergine: è il dato più alto della provincia di Como dopo Rovellasca, che ha il primato con 1,48 ettari; al terzo posto c’è Mariano Comense con un ettaro. Per il Circolo ambiente Ilaria Alpi è l’ennesimo campanello d’allarme, dopo il record toccato nel 2020 con oltre 6 ettari di suolo vergine cementificati in città in un solo anno.

I dati sul consumo di suolo nel 2024 sono stati resi noti il 24 ottobre da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Ogni anno l’ente pubblico, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, pubblica il “Rapporto sul consumo di suolo in Italia” prendendo in considerazioni tutti i Comuni della penisola.

L’analisi

Nel 2024, rispetto all’anno precedente, a Erba sono stati edificati 1,24 ettari in più, che corrispondono grosso modo a due campi da calcio di serie A. Il suolo edificato è arrivato a 482,64 ettari, pari al 27,14 per cento del totale: «Se si esclude la parte di terreno occupata dalla montagna, la porzione di territorio urbano risulta sicuramente tra le più cementificate della provincia di Como» osserva Roberto Fumagalli, presidente del Circolo ambiente Ilaria Alpi.

Per Fumagalli, «Erba non riesce proprio a fare a meno di edificare. Come più volte abbiamo denunciato, negli ultimi anni sono partiti cantieri che hanno cementificato le ultime aree verdi urbane: pensiamo ad esempio a quelle di via Galilei o di via Monti. Altri cantieri partiranno purtroppo a breve, come quello in via Marconi ad Arcellasco».

Il tema è stato sollevato più volte e un aspetto va chiarito: queste edificazioni sono previste da oltre dieci anni sul piano di governo del territorio, sono quindi diritti edificatori acquisiti molto tempo fa dai proprietari.

Negli ultimi anni, qualsiasi variante al Pgt è stata a consumo di suolo zero come previsto dalle normative regionali; l’amministrazione del sindaco Mauro Caprani ha poi spinto ulteriormente verso la riqualificazione delle aree dismesse, con l’obiettivo di costruire su aree che erano già occupate da altri edifici.

Le preoccupazioni

«Lo stesso Comune procede però a suon di nuove distese di asfalto per realizzare nuovi parcheggi, alcuni dei quali cancelleranno le residue aree verdi del centro città» dice Fumagalli. «Erba ha bisogno di incrementare le aree verdi proprio a partire dal centro città, dove sembra che anche il recupero delle aree dismesse sarà l’occasione per realizzare nuovi grattacieli stile Milano».

La richiesta degli ambientalisti non cambia: «Erba deve rivedere il proprio Pgt rendendolo a consumo di suolo zero e prevedendo zone verdi e alberate al posto delle aree dismesse del centro». Un’ipotesi che è stata scartata con decisione dalle passate e dall’attuale amministrazione comunale, anche perché significherebbe azzerare diritti acquisiti aprendo a lunghi e costosi contenziosi giudiziari.

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