
Cronaca / Como città
Giovedì 17 Aprile 2025
I giardini in centro a Como: spazi dimezzati fra lavori e degrado
Parchi e parchetti Con il maxi cantiere a lago bloccato si riducono drasticamente le aree destinate ai piccoli. Operai in piazza del Popolo, via Dei Mille mal frequentati
Como
Vacanze primaverili e giornate calde sono sempre più vicine, ma è chiaro che, almeno per quest’anno, i piccoli comaschi non potranno contare sull’opzione dei giardinetti vista lago. E allora cosa resta in centro città per trascorrere un pomeriggio di gioco tra scivoli e altalene?
Se si considera il perimetro di Como, quindi escludendo i quartieri periferici, i parchi attrezzati con giochi per bambini sono quattro: via Vittorio Emanuele, viale Varese, via Anzani e via dei Mille.
Il più gettonato
In cima alla lista e in fondo a via Vittorio Emanuele si trova il giardinetto preferito dai piccoli comaschi, gettonato anche quando non c’è il sole. Sarà perché qui i giochi sono nuovi, in ottimo stato dopo la riqualificazione di tre anni fa. Qui, oltre a una fontanella fuori uso, l’unica carenza riguarda lo stato dei bagni, che dopo una mattinata d’apertura sono rimasti sporchi, senza carta igienica e con il pavimento bagnato.
Diversa è la situazione all’ombra delle mura di viale Varese, passeggiando per i giardinetti inaugurati nel 2019. Lungo i 160 metri di parco, i giochi inclusivi sono una decina e all’epoca furono donati da un gruppo di club cittadini: Kiwanis Como, Leo Como Chronos, Lions Club Como Host e la classe Tusann e Fioeu 1943 dell’associazione La Stecca. Oggi quei giochi sono sì agibili e funzionanti, ma rovinati dal tempo e in parte vandalizzati con scritte e graffiti volgari. Dei cinque parchi considerati, quello di viale Varese è l’unico senza la garanzia di un cancello o di una recinzione, proprio perché si sviluppa lungo la passeggiata alberata.
Lasciandosi il centro città alle spalle, a genitori, nonni e babysitter sono rimaste altre due opzioni a disposizione, poco distanti tra loro: il parchetto di via Anzani e quello di via Leoni-via dei Mille. Ai giardini di via Anzani, i più spaziosi in assoluto, ci sono altalene di diversi modelli, uno scivolo multifunzione e dondoli a molla, tutti circondati dalla pavimentazione antitrauma. Stavolta sotto gli alberi non c’è nessun rifiuto abbandonato: i cestini sono vuoti, con tanto di sacchetti nuovi per la spazzatura. E i bagni autopulenti, arrivati nel 2020, sono operativi. Dopo un breve test, ci si accorge che anche qui i giochi sono tutti funzionanti, ma non privi di macchie e segni di usura. Lo stesso stato si osserva al campetto soprannominato “cielo stellato”, ridisegnato meno di dieci anni fa, ma che in molti punti ha perduto la copertura azzurra del pavimento.
Nessun bambino
Più critica è invece la situazione che si osserva un paio d’isolati più in là, al parco di via Leoni - via dei Mille. Qui le panchine sono tante e nuove, ma i giochi pochi e i bambini assenti. Già in tarda mattinata, i fruitori di questo giardino sono esclusivamente persone adulte e sole, senza cani o bambini, che sostano sulle panchine. Insomma, sulla carta è un giardinetto per bambini, ma nella realtà la percezione è ben diversa, soprattutto in termini di sicurezza.
Teoricamente a Como ci sarebbe stato un quinto parco, quello di piazza del Popolo, che però questa primavera resterà fuori gioco. Qui, sbirciando dietro alle transenne, i vecchi giochi fatiscenti hanno lasciato spazio a un cantiere da 200 mila euro, approvato dalla giunta a fine anno per migliorare l’estetica e l’accessibilità del parco.
Bene a Tavernola e Rebbio
Esattamente un anno fa, al parco giochi di Tavernola, veniva inaugurata una nuova area dedicata al calisthenics. Ma sbarre e spalliere non sono l’unica miglioria realizzata nel quartiere. Quattro anni fa i giardinetti di via Traù hanno smesso di essere un luogo di degrado e abbandono e sono stati interessati da una maxi riqualificazione da 100mila euro approvata dalla giunta Landriscina.
Qui, oltre ai giochi e alla pista per bambini, è stata ampliata l’area cani e il parco è stato dotato di bagni nuovi, che hanno rimpiazzato le toilette indecorose presenti fino ad allora. Anche il campo da basket e quello da tennis sono stati sistemati, creando un luogo di ritrovo ormai consolidato per bambini e ragazzi della zona e turisti di passaggio nel vicino hotel Sheraton.
Un caso simile a quello di Tavernola si è verificato al Parco Negretti di Rebbio, una delle aree verdi più grosse della città. Anche qui, a giugno 2024, lo spazio è stato restituito alla città dopo un restyling. L’intervento più importante è stato l’aggiunta di una zona calisthenics con attrezzature nuove e moderne per l’attività fisica a corpo libero. All’epoca dell’inaugurazione di questa area, il sindaco Alessandro Rapinese la paragonò addirittura alle strutture presenti nei parchi svizzeri.
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