
Cronaca / Lago e valli
Lunedì 14 Luglio 2025
«La Variante ferma? Gli scarti nel lago
non sono pericolosi»
L’intervista Il ministro Giancarlo Giorgetti interviene sulla Regina: «Norme troppo rigide sugli smaltimenti del materiale»
Variante della Tremezzina, viabilità lungo la Regina, regionalizzazione della navigazione e, non da ultimo, tassa sulla salute da applicare ai “vecchi” frontalieri. Tanti i temi locali affrontati dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nell’intervista a “La Provincia” rilasciata, grazie ai buoni uffizi dell’ex senatore Armando “Mandell” Valli, qualche minuto dopo il suo arrivo - a sorpresa - alla “Festa del Lagh” promossa dalla sezione di Lezzeno della Lega. Il tutto in un giorno complesso per l’economia europea, a seguito dei dazi contro l’Europa al 30% annunciati qualche ora prima dal presidente americano Donald Trump.
Ministro, durante la campagna elettorale per le ultime politiche (era il 2022), aveva annunciato a Griante il suo impegno fermo per portare a termine nei tempi previsti la variante della Tremezzina. Opera che oggi arranca. Da ministro dell’Economia quali rassicurazioni può dare ad amministratori e cittadini?
Purtroppo questa situazione dipende da normative troppo rigorose. Mi riferisco in particolare allo smaltimento di cosiddetti “rifiuti” speciali generati dagli scavi. Con questo tipo di approccio il 90% delle infrastrutture sparse per il nostro Paese non si sarebbero fatte in passato.
Si riferisce all’arsenico individuato al portale nord della Ca’ Bianca di Griante ed in generale alla possibilità di conferire i materiali di scavo a lago?
Non sono in grado di fare una valutazione rispetto alla pericolosità di questo tipo di rocce. Dico a livello generale che il rapporto tra l’imbarazzo che generano rispetto al pericolo concreto che effettivamente portano in dote mi sembra obiettivamente esagerato. E aggiungo che, in base a decreti che definisco assurdi, quelle che erano porzioni di roccia che una volta venivano utilizzati sistematicamente per realizzare spiagge e strade oggi devono essere stoccate a caro prezzo chissà dove. Tutto questo non aiuta e non dà soluzioni.
Il suo impegno per far ripartire di lascio i lavori della variante della Tremezzina rimane immutato?
Mi sono ritagliato questo spazio a Lezzeno, nonostante i grandi problemi presenti a livello internazionale inclusi quelli emersi nelle ultime ore, per ascoltare la voce della gente del lago, esasperata per una situazione decisamente fuori controllo che vive tutti i giorni sul fronte della viabilità. Questo perché l’attuale sistema delle infrastrutture viarie è al collasso. A maggior ragione nel momento in cui si intravede una soluzione (il riferimento è alla variante della Tremezzina, ndr.) che però non riesce a progredire come tutti noi vorremmo è importante garantire tutto il sostegno possibile.
Nel frattempo anche durante la campagna elettorale per le politiche del 2022 era stata rilanciata la possibilità di regionalizzazione la Navigazione, anche come alternativa alle due litoranee del lago - la Regina e la Lariana - sotto lo scacco più o meno costante del traffico. Ci sono novità a questo proposito?
Qualche progresso in tal senso è stato fatto. Il tema della regionalizzazione è una soluzione che condivido e che ho sostenuto in campagna elettorale e non solo. Questo perché una Navigazione “regionalizzata” sarebbe più vicina e direttamente correlata ai bisogni del territorio, fornendo nell’immediato risposte concrete a problemi reali, in tempi come questi caratterizzati dall’overtourism.
Infine, la tassa sulla salute applicata ai “vecchi” frontalieri. A che punto siamo?
È una decisione che spetta alle Regioni, Lombardia inclusa. L’ipotesi è quella di una tassazione al minimo possibile da riversare poi sui lavoratori della sanità delle zone italiane di confine, che hanno a che fare con stipendi molto inferiori rispetto a quelli della vicina Confederazione. La discussione che coinvolgerà anche i sindacati se affrontata in modo trasparente porterà a un qualcosa di ragionevole.
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