Cronaca / Como città
Sabato 30 Agosto 2025
Rifiuti abbandonati: a Como “beccati” 55 furbi ma multe per 150
Fototrappole I dispositivi sono operativi da cinque mesi e hanno permesso di filmare le infrazioni in quattro zone. Aiello: «Li sposteremo in base alle segnalazioni ricevute»
Como
In auto e in motorino si avvicinano al parcheggio o al marciapiede e abbandonano, come se nulla fosse, i propri rifiuti in uno spazio pubblico. Si possono riassumere così i video realizzati dalle postazioni di controllo mobili installate dalla polizia locale di Como tra aprile e luglio, in quattro diverse aree della città, che hanno permesso di cogliere in flagrante e sanzionare quindici cittadini.
Postazioni mobili
In un primo video si vedono due persone avvicinarsi a un cestino pubblico in via Rienza, all’altezza della fermata del bus, a bordo di un motorino e con il sacco della pattumiera già in bella vista: il veicolo si ferma giusto per il tempo di accostare, il sacchetto viene abbandonato ai piedi del cestino e poi i due se ne vanno. E ancora, nello stesso punto, i video della postazione di controllo mostrano un’auto accostarsi sul ciglio della strada, un individuo scendere, aprire il baule e scaricare ancora altri sacchetti di rifiuti domestici.
Via Rienza e via Valmulini sono state monitorate a partire da luglio, mentre via Bixio e via Somigliana sono entrate nell’occhio attento delle fototrappole già da aprile. Anche in questo caso i comportamenti di chi commette le infrazioni- con sanzioni conseguenti che vanno da 25 a 500 euro, pur con la possibilità di pagare in misura ridotta, ovvero 50 euro, entro due mesi - sono simili. In via Bixio l’auto entra in una zona di posteggio, si ferma, qualcuno scende, apre il baule e scarica i rifiuti proprio dietro il veicolo, per poi risalire a bordo e andarsene. Tra via Somigliana e via Ortigara invece i rifiuti vengono lasciati proprio al centro dello spiazzo, in una zona d’ombra lontana dai lampioni, verso sera.
Il comandante della polizia locale Vincenzo Aiello spiega che il noleggio e la manutenzione delle postazioni di controllo che hanno permesso di cogliere in flagrante i quindici casi di rifiuti abbandonati costano circa seimila euro l’anno (due dei dispositivi sono messi a disposizione dal Comune, gli altri due invece dal gruppo A2a), e che nei prossimi mesi si valuterà dove posizionare le fototrappole in base alle segnalazioni ricevute da Aprica, l’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città, e dai residenti. «Segnalazioni preziosissime e di cui ringraziamo i cittadini - dice Aiello - Nel 2026, insieme all’amministrazione, ragioneremo sulla possibilità di aumentare le postazioni di controllo e speriamo che queste infrazioni registrate possano fare da deterrente contro un comportamento che danneggia i cittadini e la città stessa».
Più di cento altri casi
Da gennaio fino a oggi sono state accertate altre 150 violazioni relative ai rifiuti domestici o prodotti dalle attività commerciali (questi ultimi sono i casi più frequenti), sono stati verificati poi quaranta episodi di abbandono di rifiuti da parte di individui a piedi ed è stato individuato un cittadino, residente a Como da più di otto anni, mai registrato per il pagamento della Tari. «Abbiamo individuato chi ha commesso le infrazioni tramite l’analisi dei rifiuti abbandonati - specifica Aiello, spiegando che sono stati cercati in particolare documenti o altri oggetti riconducibili al proprietario - e le altre violazioni accertate sono merito delle guardi ecologiche volontarie e degli ispettori ambientali, dipendenti di Aprica che collaborano con la polizia locale». In questi mesi sono stati individuati e rimossi anche 25 bici e dieci veicoli, tra auto e motorini, abbandonati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA