
(Foto di Foto Muisatti / colombo)
Tennis Avanza l’Italia nel torneo di Villa Olmo, ma s’interrompe subito la marcia del canturino
como
Avanza l’Italia del tennis al Como Lake Challenger. Al secondo turno del torneo, in corso sui campi del Tennis Como, approdano tanti atleti tricolori. E, soprattutto giovani. Manca però all’appello, nel plotone azzurro che farà strada nel Challenger, Federico Arnaboldi. Purtroppo, attesissimo, lascia il torneo - senza nemmeno scendere in campo - il due volte finalista a Como, Marco Cecchinato.
A pochi minuti dall’inizio del suo match contro il croato Luka Mikrut, ha dato forfait per un improvviso lutto che ha colpito un membro del suo staff.
Avanza la testa di serie numero 1, l’enfant prodige norvegese Nicolai Budkov. In un match tiratissimo, ha superato il tedesco Cedrik-Marcel Stebe, vincitore a Como nel 2022: punteggio 7-6 (5)-6-5, in oltre due ore di gioco. Nessun problema invece per il numero 2, il brasiliano Thiago Monteiro: lo sfidante svizzero Alexander Ritschard ha dato forfait dopo mezz’ora di gioco sul punteggio di 4-2 per il nazionale verdeoro.
Molto bene, si diceva gli italiani. Ottimo la wild card Lorenzo Carboni, già visto a Como l’anno scorso. Ha eliminato la testa di serie numero 3, Timofey Skatov, con una rimonta da manuale: perso 6-0 il primo set, ha ribaltato la situazione con un 6-1 e un 6-0.
Avanti anche Stefano Travaglia nel derby con Gabriele Pennaforti (6-4 6-2), bene anche Jacopo Berrettini, anch’egli in rimonta, contro l’argentino Luciano Emanuel Ambrogi: sotto di un set (6-2), si è preso scena e partita vincendo le altre due partite 6-2 e 6-3.
In arrivo dalle qualificazioni, avanzano al secondo turno anche Raul Btancaccio (6-2 7-5 allo svizzero Kilian Feldbausch) e Giovanni Fonio (6-2 3-6 6-3 contro la wild card federale Federico Bondioli). Out Tommaso Compagnucci, sconfitto dal tedesco Henri Squire 7-6 (5)-6-2.
Infine, le dolenti note. Il Challenger di Como resta stregato per i tennisti di casa Arnaboldi. Andrea, ormai ritiratosi, non ha mai fatto strada nel corso della sua lunga carriera. Il cugino Federico, anche quest’anno, non è riuscito a incidere.
Opposto all’interessantissimo ecuadoriano Alvaro Guillen Meza (22 anni, numero 1 in Patria, e 171 al mondo), il canturino ha iniziato male, perdendo i primi quattro game.
Il sussulto nella seconda parte del primo set coincide con il miglior momento di Arnaboldi. Ma è un’illusione, perché nella seconda partita l’equilibrio dura ben poco. Uil sudamericano scappa via e non lascia scampo ad Arnaboldi, sebbene supportato dal pubblico. Oggi il canturino tornerà comunque in campo in doppio, in coppia con Jacopo Berrettini, opposti ad Andrej Martin e Oleg Prihodko.
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