Neva (Intesa) punta a fusione nucleare con l'americana Cfs

(ANSA) - MILANO, 16 GIU - Neva sgr, la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha riunito oggi alle Officine Grandi Riparazioni di Torino (Ogr) venture capitalist, investitori istituzionali, imprenditori, manager e startupper da tutto il mondo e alcune figure chiave del gruppo per presentare le strategie di investimento dei fondi Neva II e Neva II Italia nelle frontiere della nuova energia, con particolare attenzione alla fusione nucleare.

Fin dall'inizio della sua attività, nel 2020, Neva sgr ha scelto di investire in società altamente innovative impegnate a risolvere le grandi sfide a livello globale in quattro aree chiave: climate tech & energy transition, life science, digital transformation e aerospace & manufacturing. Nella transizione energetica, Neva sgr ricerca in tutto il mondo in modo mirato e selettivo società con caratteristiche precise, startup o imprese già mature con brevetti e progetti in fase di realizzazione rivoluzionari. Neva sgr ha scelto di investire nella società americana Commonwealth Fusion Systems (Cfs), una realtà unica a livello mondiale nella fusione nucleare che ha brevettato e sviluppato il rivoluzionario reattore di tipo Tokamak per la fusione a confinamento magnetico denominato Sparc, la prima macchina al mondo commercialmente rilevante per la fusione a energia netta.

L'investimento in Cfs, oltre a "finanziare un rivoluzionario progetto dedicato alla produzione di energia pulita da fusione nucleare, ha l'obiettivo di facilitare il contatto con il mondo della ricerca e con la filiera manifatturiera d'eccellenza del nostro Paese", spiega Luca Remmert, presidente di Neva sgr.

Oltre all'accesso a un'energia pulita, stabile e pressoché illimitata, la "fusione potrebbe rappresentare un'opportunità di valore economico soprattutto per l'Italia", evidenzia Bob Mumgaard, Co-founder e Chief Executive Officer di Cfs. (ANSA).

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