Caro gas e scatta il piano di riserva: «Venite a fare legna al parco»

Il caso Messi a disposizione alcuni lotti delle Groane. Il direttore Girelli:«Anche a causa del conflitto in Ucrainam molte famiglie vogliono tornare a usare stufe e camini»

I rincari energetici e l’allarme bollette fanno scattare, nel Canturino il piano di riserva. A base di stufa o camino. Suona come un “chi può prenda la legna dei boschi”, la disponibilità offerta del Parco regionale delle Groane, purché laddove consentito e in base a una precisa procedura.

Non solo. Per avere più legna a disposizione delle famiglie, il direttore del Parco Mario Roberto Girelli invita i Comuni a concedere ulteriore possibilità di approvvigionamento sui terreni boschivi di proprietà dei municipi.

A lezione di motosega

Resta vietato, per tutti, raccogliere la legna a terra: appartiene sempre al proprietario del singolo appezzamento. Con la procedura indicata dal Parco, si potrà però prendere legna da alcuni lotti prestabili. A patto che si prendano lezioni di motosega. «Tutti gli interessati alla concessione, infatti, dovranno partecipare ad un corso di conoscenza del bosco e delle tecniche di taglio, che sarà organizzato dal Parco nel mese di ottobre e novembre. In particolare, è prevista una lezione teorica e due lezioni pratiche sull’uso della motosega, in sicurezza e nella consapevolezza dei rischi», avvisa il Parco.

La nota del Parco, a differenza di altri anni, è scritta con uno sguardo alla complessa situazione internazionale. «Camini, stufe a legna o a pellet sono presenti in moltissime abitazioni, prime e seconde case - si legge - Con l’aumento dei costi dell’energia, anche a causa del conflitto in Ucraina, diverse famiglie hanno intenzione di mantenere questa tradizione di scaldarsi con la legna da ardere». E se la concessione del Parco è già stata messa a disposizione anche in anni precedenti, quest’anno, la possibilità di utilizzare piccoli lotti boschivi per chi farà domanda, al fine di ricavare legna da ardere ad uso esclusivo famigliare, si caratterizza con nuove esigenze.

Possono fare domanda i residenti nei Comuni all’interno dell’area del Parco, soprattutto l’area del Canturino, tra Cantù, Cucciago, Vertemate con Minoprio, Carimate, Figino, Cermenate, Novedrate, ma anche del Marianese. Le domande, una per famiglia, si possono presentare da giovedì, 1° settembre, e entro le 12 del 30 settembre. È previsto un contributo minimo da parte dei cittadini da 50 centesimi a 3,5 euro per quintale, in relazione all’accessibilità del terreno. Per le domande: mail a [email protected], con oggetto “Lotti boschivi 2022-2023” e nome e cognome del richiedente.

Risparmi importanti

«I tagli vengono decisi dai forestali ovviamente in base all’età e alla salute degli alberi - spiega il direttore del Parco - Abbiamo circa 800 lotti di terreno. Viene fatto un corso per gestire l’appezzamento. Quindi uscirà il forestale a indicare le piante. Parliamo di risparmi importanti: la legna sul mercato, salvo aumenti, va da 11 euro a 17 euro al quintale. Nel mentre, vi è un ritorno anche alla gestione del bosco». Appello: «I Comuni o altri enti pubblici proprietari di lotti possono affidarli al Parco, sempre nell’ottica di concederli ai privati per la legna: più passano gli anni, meno disponibilità c’è». E quest’anno, camino e stufe potrebbero tornare davvero di moda.

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