Lastre ballerine, toppe e rimbombi. Piazza Garibaldi: ora il sopralluogo

Cantù Il Comune intende affidarsi a materiali innovativi per garantire riparazioni più durature. Poi nel 2026 l’intervento definitivo da mezzo milione con asfalto high tech sulla parte carrabile

Cantù

La colonna sonora, in piazza Garibaldi, non sono le canzoni natalizie, ma il rimbombo ininterrotto dei lastroni ballerini, le pietre di granito dell’Adamello ormai frantumate in buona parte, ogni volta che un’auto, un furgone, un autobus gli passino sopra.

Gli amministratori comunali lo sanno bene, loro stessi certo non si rallegrano dello spettacolo miserando del cuore della città, e ora, per cercare di ridargli un aspetto decoroso intendono affidarsi a materiali innovativi per delle riparazioni più durature.

Ma non solo: nei prossimi giorni al via i sopralluoghi anche per verificare quali possano essere le soluzioni ottimali per risolvere una volta per tutte l’invincibile lotta con gli irrequieti lastroni. La strada, come noto, è tracciata, e indietro non si torna: in piazza Garibaldi arriverà l’asfalto, in versione ancora da individuare.

Test sulla doppia componente

L’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo aveva già spiegato che in attesa della sostituzione della pavimentazione lapidea della parte carrabile, per la quale è stato stanziato mezzo milione di euro per il 2026, non si effettueranno nuovi interventi d’emergenza, per non sperperare altre risorse.

Il risultato, però, una piazza in uno stato disastroso. Per questo, ma anche per altre strade cittadine malmesse, si cerca una alternativa concreta, come conferma il sindaco Alice Galbiati: «Nell’ambito della ricerca di soluzioni al passo coi tempi e con le migliori performance tecniche possibili per la nostra città, abbiamo avviato una fase di approfondimento e valutazione di diverse tipologie di materiali per la manutenzione e la riqualificazione delle strade cittadine. Su indicazione del vicesindaco, l’Ufficio tecnico sta procedendo alla sperimentazione di tipologie di asfalto a doppia componente, con l’obiettivo di individuare interventi più efficaci e duraturi nel tempo rispetto a quelli realizzati con materiali tradizionali».

«Spazio tra i più rappresentativi»

Un materiale suggerito dal vicesindaco Valeriano Maspero, prodotto da un’azienda austriaca e distribuito in Italia da una friulana: un innovativo asfalto a freddo ad alte prestazioni e a indurimento reattivo, che indurisce molto rapidamente e aderisce in modo ottimale, senza attaccarsi agli pneumatici dei veicoli. Ma si guarda anche più lontano, per arrivare a chiudere una volta per tutte la questione della piazza: «La prossima settimana – annuncia il sindaco Galbiati - svolgerò un sopralluogo insieme all’assessore ai Lavori Pubblici e ai tecnici del Comune per verificare utilizzo e performance di particolari tecniche di asfaltatura che ho potuto apprezzare durante l’Assemblea Anci a Bologna dello scorso novembre. Stiamo quindi sondando con serietà e senso di responsabilità le possibili opzioni, consapevoli che intervenire su luoghi strategici come piazza Garibaldi significhi fare scelte ponderate, capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini guardando al medio-lungo periodo».

Non si cerca una soluzione qualunque, ma quella giusta: «Il nostro impegno è quello di affrontare le criticità con metodo, evitando soluzioni estemporanee e lavorando per risultati concreti e sostenibili. Piazza Garibaldi è uno degli spazi più rappresentativi della città e, come tale, richiede attenzione e scelte all’altezza della sua funzione».

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