Lavori al palo nel palazzetto Parini. Amarezza e delusione delle società

Cantù Molteni (Libertas, pallavolo): «Forse si poteva risolvere il contratto due anni fa». Munafò (Pgc, basket): «Spero si riesca a trovare una soluzione per uscire dall’impasse»

Amarezza e delusione. Sono questi i sentimenti di Libertas, volley, e Progetto Giovani Cantù, basket: le società sportive che dovrebbero utilizzare il palazzetto Parini, se solo fosse finito. Il cantiere ha un ritardo di oltre un anno. Le varie squadre della società da quattro anni giocano e si allenano altrove, tra le palestre di mezza Lombardia. E ora all’orizzonte c’è la possibile risoluzione del contratto tra Comune e l’associazione temporanea di imprese Didaco e Athanor, che allungherebbe i tempi.

L’Amministrazione comunale afferma che saranno gli uffici del municipio a valutare come procedere: nei primi giorni di ottobre, come riferisce l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo, i tecnici del Comune valuteranno se sussistono o meno le condizioni per arrivare al punto di non ritorno.

Alla base, c’è la promessa degli appaltatori protocollata, come ricordato dall’assessore, in Consiglio comunale: entro il 30 settembre, la garanzia data da chi si occupa del cantiere, i lavori saranno finiti. Ma il 30 settembre è oggi. E, ancora, la gru attesa in via Cavour per il 30 agosto, esattamente un mese fa, ancora non si è vista.

Così i due presidenti

Non manca il dispiacere tra le stesse società sportive. «Quando due anni fa eravamo andati a fare un sopralluogo, la situazione non mi aveva convinto - dice Ambrogio Molteni, presidente Libertas - Forse si poteva risolvere il contratto due anni fa. Noi è da quattro anni che ci siamo dovuti organizzare in altro modo. Dico solo che sono stato in Cina, dove ci sono ponti di quaranta chilometri. Qui in quattro anni non è stato possibile ristrutturare un palazzetto, il cui fondo è indispensabile per poter giocare una serie di alto livello», quale è la serie A2 del Pool Libertas Cantù.

«Non ne faccio una questione di un mese o due in più o in meno, mi auguravo e mi auguro che non si vada in una situazione per cui il cantiere si blocchi per due anni: è questo quanto temo di più - afferma Antonio Munafò, presidente del Pgc - Mi auguro che si riesca a trovare una soluzione per uscire dall’impasse, altrimenti si rischia di mandare a monte i sacrifici di società e Amministrazione. Il Parini non è un luogo qualsiasi, è un luogo simbolico», il riferimento a quella che fu la storica area di gioco, in passato, della Pallacanestro Cantù. «Guardiamo con più interesse alla nuova Arena», afferma Munafò a proposito del progetto su corso Europa.

Le parole di Maurizio Cattaneo

Per l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Cattaneo: «Si tratta dell’unica opera che questa Amministrazione si è ritrovata avviata e che non sta andando come stanno andando i lavori al parco Argenti e come sono andati i lavori nell’immobile di via Cesare Cantù. Peccato». «Certamente - aggiunge - il Parini è un luogo simbolico, e davvero spiace in primis a noi come Comune. Vediamo nei primi giorni di ottobre quali saranno le valutazioni dei tecnici del Comune sullo stato dei lavori che l’azienda ha promesso di concludere entro il 30 settembre». Oggi. «Di certo - conclude Cattaneo - la risoluzione non si fa a cuor leggero, e per questo non fu fatta prima: a ottobre si vedrà. Decideranno gli uffici sulla base della situazione».

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