Mariano, l’annuncio della giunta in consiglio: «Ci siamo, a marzo chiude la discarica»

Rifiuti e ambiente L’assessore Testini: «Mancano 1.500 tonnellate di rifiuti per terminare i conferimenti». Il consigliere Viganò (Pd): «Siamo sempre all’ultimo miglio, è un anno che stiamo aspettando»

A marzo chiuderà la discarica di Mariano. Questa almeno è la traduzione in parole semplici dell’intervento declinato tutto al condizionale di Loredana Testini, l’assessore all’Ambiente.

«Ipotizzando conferimenti tra le 300 - 400 tonnellate al mese, il tempo necessario per terminarli dovrebbe essere di tre mesi dall’inizio dell’anno» ha detto l’amministratrice ribadendo come manchino non più di 1.500 tonnellate di scarti per completare la sagoma della collinetta di rifiuti alzata in quarant’anni in via del Radizzone. «Da anni siamo vicini al termine ma manca sempre l’ultimo miglio» ha ribattuto Emanuele Viganò, consigliere del Pd.

L’interrogazione

Proprio il Partito democratico ha riportato il tema della chiusura della discarica all’interno del consiglio comunale riunitosi lunedì in piazzale Manlio. E lo ha fatto attraverso un’interrogazione volta a chiedere alla giunta guidata dal sindaco Giovanni Alberti quando l’impianto inghiottirà l’ultimo camion di rifiuti visto che, sei medi dopo il sopralluogo condotto dai partiti sul posto, ancora oggi il sito restituisce l’immagine del fronte scoperto di scarti in un colpo d’occhio visibile sin dalla Novedratese.

La situazione

«La fine dei conferimenti è legata a una pluralità di variabili» ha risposto Testini affidandosi al condizionale per annunciare che l’operazione terminerà con la fine di marzo. Raggiunto questo obiettivo, prima scatterà il conto alla rovescia dei tre mesi necessari per dichiarare la fine dei lavori e, poi, quello dei 61 giorni per arrivare al collaudo finale dell’impianto di via Radizzone. Questo almeno è l’ennesimo percorso che descrive i passi per arrivare alla chiusura del sito dopo un decennio di tentativi andati a vuoto, segnato da continui rinvii e incendi.

A mettersi di traverso in passato sono stati prima una serie di roghi, poi il subentro della milanese “Ambiente Futuro” nella gestione dell’impianto dove, in periodi più recenti, a dilatare i tempi per arrivare alla fine dei lavori sono stati malfunzionamenti e contestazioni.

«Nel 2023, da marzo a luglio i conferimenti sono stati interrotti per via delle analisi non conformi su una porzione di capping (lo strato che riveste e chiude alla vista i rifiuti, ndr), poi, i conferimenti sono stati sospesi anche dal 3 ottobre al 20 di novembre per delle problematiche tecniche legate prevalentemente all’abbancamento dei rifiuti» ha spiegato Testini.

A questi si sono aggiunti guasti negli impianti sia di trattamento del percolato che di captazione e combustione del biogas: il primo tonerà in piena funzione entro fine febbraio, per il secondo, invece, entro aprile si saprà se si devono effettuare delle nuove manutenzioni. «Gli enti di controllo hanno adottato una nuova modalità nel concedere le autorizzazioni a procedere, collaudando strato per strato i lavori sulla collinetta. Questo ha dilatato i tempi» ha ammesso Testini che, salvo imprevisti, ha fissato la chiusura della discarica per marzo. E ieri al telefono ha assicurato: «I conferimenti sono ripresi».

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