Centro raccolta rifiuti, demolizione al via. Resta la polemica

Maslianico Mille firme per chiedere di mantenerlo. Il sindaco: «A 500 metri il conferimento a Cernobbio. Qui un’area per le feste»

Con l’avvio dei lavori di demolizione, notati in presa diretta in questi giorni da un buon numero di residenti, tornano ad accendersi i riflettori sul destino dell’ex Centro raccolta rifiuti comunale, dismesso a beneficio di un accordo per l’utilizzo di un altro Centro, quello intercomunale di Cernobbio con il vecchio centro che ora muove i propri passi verso una destinazione ad uso della collettività, con tanto di parcheggi a corredo.

Un dibattito che dura vent’anni

Questa almeno la linea di indirizzo dell’amministrazione guidata dal sindaco Tiziano Citterio. E come già accaduto in passato - il dibattito sulle modalità di gestione e sulla destinazione dell’ormai ex piazzola per il conferimento dei rifiuti in paese dura da 20 anni - è tornata a riaccendersi la polemica tra sindaco, Giunta e maggioranza da un lato e l’Associazione “Lambienteinvita” (protagonista di una raccolta firme per “salvare” il Centro, con 1.100 firme raccolte, parroco incluso) dall’altro.

«Si tratta di lavori di demolizione totale. La riteniamo a livello strategico una scelta che al di là dei costi - 50mila euro - risulta svantaggiosa per i cittadini di Maslianico - la prima stoccata di Salvatore Reina, vicepresidente de “Lambienteinvita”, che attraverso i volontari ha garantito per anni la gestione della piazzola in ogni suo dettaglio -. Avevamo un servizio a misura di utente, ben organizzato anche grazie ai volontari. La maggioranza che fa capo alla lista “Il Ponte” era sempre stato contraria a quel tipo di soluzione, con la seguente motivazione e cioè che l’area feste dovrebbe avere una valenza unicamente sportiva. Secondo noi le due cose possono convivere. Ora esiste uno studio di fattibilità, che riteniamo di parte. Mettere a norma il vecchio Centro di raccolta rifiuti sarebbe costato 160mila euro. Da qui la decisione di rivolgersi a Cernobbio. Ma un servizio come questo non si misura solo con le spese “in uscita”, all’interno delle quali vanno annoverati anche i 50 mila euro per la demolizione e l’asfaltatura. Secondo la nostra associazione, il servizio in quel di Cernobbio ora è peggiorato».

«I cittadini non sono scontenti»

Articolata la replica del sindaco Citterio: «Dal 2004 l’unica associazione del paese sempre schierata politicamente contro “Il Ponte” è l’Ambienteinvita e oggi ne abbiamo l’ennesima conferma. Ogni 5 anni si acuisce così il confronto politico in vista delle elezioni, con l’Ambienteinvita che direttamente od indirettamente sostiene i nostri avversari. Il dato oggettivo è che Salvatore Reina, sostenitore della Lista Santoro alle europee, non accetta il contraddittorio. All’interno della piazzola loro hanno spadroneggiato per anni. Peraltro nella gestione della piazzola, Salvatore Reina ha continuato a promulgare il riuso ed il riciclo cosa vietata nella tipologia dell’area. Ora ci siamo spostati in una piazzola moderna e capiente, che dista 500 metri, con costi inferiori ai precedenti. Quanto al futuro, l’area circostante alla vecchia piazzola è destinata a svago, area feste e sport, campi di calcio, arcieri. Ora anche l’ex area verificate le condizioni del terreno sarà inglobata in questo contesto. Verranno spostati i parcheggi nell’area dove c’era l’ingresso della piazzola e da lì si accederà anche all’area feste. Cittadini scontenti a Cernobbio? A noi risulta il contrario».

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