Cronaca / Como cintura
Lunedì 12 Settembre 2022
Verso le elezioni con i candidati locali. Aurora Longo: «Occorre tutelare il lago, che è il nostro tesoro»
Intervista Aurora Longo, c andidata al Senato nell’uninominale di Como per Pd, Più Europa, Impegno civico, Sinistra italiana e Verdi
Si avvicinano le elezioni, presentiamo quindi i candidati locali.
Aurora Longo è candidata al Senato nel collegio uninominale di Como per lo schieramento di centrosinistra (Pd, Più Europa, Impegno civico, Sinistra italiana e Verdi). Alleanza che all’uninominale di Sondrio sempre al Senato candida Orlando Rinaldi, mentre al plurinominale il Pd punta su Alessandro Alfieri, Roberta Songini, Marco Maria Riboldi e Rossana Leotta.
Invece alla Camera all’uninominale di Como il centrosinistra ha scelto Luca Monti, a Sondrio Valeria Caterina Duico, infine al plurinominale il Pd candida Chiara Braga, Pierluigi Morelli, Patrizia Lissi e Paolo Furgoni.
Aurora Longo, da che esperienza parte?
Ho 47 anni, sono avvocato, mi sono molto impegnata nel consiglio comunale di Cermenate anche quando ho fatto un passo indietro per ragioni di salute. Alle precedenti politiche ero candidata con Liberi e Uguali, con Pietro Grasso.
Quindi come Articolo 1 siamo confluiti insieme al Pd per costruire una coalizione e dare voce alle istanze di sinistra. Io di Articolo 1 sono la segretaria provinciale e ho anche un incarico a livello regionale.
Le priorità assolute?
Sanità pubblica, scuola pubblica, salario minimo e lotta al precariato. Senza dimenticare la pace.
Andiamo con ordine, sanità?
La pandemia ci ha detto che troppe cose nella nostra sanità non funzionano. A lungo i nostri ospedali e i nostri ambulatori sono stati trascurati dalle scelte politiche. Oggi nel pubblico i tempi sono lunghi, i pazienti fortunati aspettano mesi. A meno di rivolgersi al privato e pagare di tasca propria. Dobbiamo ricostruire una sanità per tutti e di tutti. Abbattere le limitazioni.
Tutte le persone devono avere accesso alle cure, non solo i pazienti cronici che pure hanno giustamente bisogno di percorsi agevolati. Un esame, un controllo, una visita, sono dei diritti. È inaccettabile non avere alternative ed essere costretti a pagare prestazioni sanitarie costose dai privati che aprono immediatamente le loro porte. Peggio nelle stesse identiche strutture pubbliche, ma a pagamento tramite la libera professione.
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