Addio a Pierpaolo Nahmias: primo assessore ambientalista a Como

Lutto In giunta con Bernasconi e Pigni, sua l’idea della metrotranvia. Malore a casa dopo una partita a tennis, aveva 76 anni. Oggi il funerale

Molto si discute degli ambientalisti che si cimentano con il governo. Spesso li si accusa di avere tradito i principi per i quali sono stati eletti, oppure al contrario li si critica per un approccio tutto ideologico ai problemi del fare. Bene, Pierpaolo Nahmias, mancato all’età di 76 anni a causa di un’improvvisa crisi cardiaca (in mattinata era andato a giocare a tennis), è stato la dimostrazione vivente che è possibile amministrare, bene, una città, coniugando il giorno per giorno con una visione di medio-lungo periodo ispirata a un ambientalismo pragmatico, mai sguaiato o populista e allo stesso tempo non disponibile a fare sconti sui contenuti.

In Comune

Nahmias, l’architetto del Sole che Ride, è stato, tra il 1992 e il 1993, il primo e unico assessore comunale comasco verde insieme con il collega e amico Mario Fraticelli, in giunta con i sindaci Felice Bernasconi e Renzo Pigni. Si occupò con passione di viabilità ed a lui si deve il primo, e più importante, documento strategico sulla mobilità a Como realizzato dallo Studio Gelmini.

Di Nahmias è stata l’idea, poi rimaneggiata e stravolta negli anni successivi, di una metrotranvia leggera per collegare Grandate a Como Lago. In anni in cui mezza città chiedeva di parcheggiare le auto in piazza Cavour, fu un instancabile sostenitore del trasporto pubblico e lasciò il segno una campagna in cui si invitavano i comaschi, così poco inclini a usare il bus, a “non fare gli orsi” e a cambiare abitudini. Sua, tra l’altro la realizzazione del primo percorso ciclo pedonale lungo viale Geno. Oggi che la sostenibilità è diventato un tema di tutti, si avverte quanto Nahmias sia stato, trent’anni fa, un precursore. Un integerrimo precursore, pronto ad anteporre sempre il bene pubblico anche se questa intransigenza, in alcune situazioni, lo ha esposto a qualche pericolo - fu minacciato di morte da esponenti della criminalità organizzata - e anche a una certa dose di veleno sociale che professionalmente ha pagato lavorando, una volta terminata l’attività istituzionale, soprattutto fuori dalla città che ha sempre amato.

I genitori

Nahmias è cresciuto respirando cultura. Il papà, Alessandro, era sopravvissuto al campo di Mauthausen e fu tra i fondatori, con Ferruccio Parri, del Partito d’Azione mentre delle opere della mamma, la pittrice astrattista Carla Badiali, Pierpaolo Nahmias è stato per una vita appassionato studioso e custode.

La notizia della sua scomparsa è stata un duro colpo per la comunità degli amici con cui ha condiviso passioni e ideali. Oggi si stringeranno intorno alla moglie Elisabetta (furono sposati da Pigni nel 1993 e lei ha in qualche modo ricevuto il suo testimone politico) e ai due amatissimi figli, Sasha e Tamara. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di San Giuliano.

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