Cronaca / Como città
Sabato 15 Novembre 2025
Addio ciliegi, secondo round. Ora tocca a via XX Settembre
Verde in città Dopo i giardini a lago, altri abbattimenti decisi dal Comune. Rapinese: «L’agronomo ha suggerito di toglierli e sostituirli con i peri»
Como
Non solo i ciliegi giapponesi davanti al cannocchiale di viale Marconi che porta al Tempio Voltiano, gli amanti delle foto dei viali con le spettacolari fioriture rosa di inizio primavera dovranno rinunciare anche agli scatti in via XX Settembre. Da lunedì è infatti prevista la rimozione di 45 alberi “Prunus serrulata”, i sakura per gli appassionati del Giappone e della Cina, dove sono molto diffusi. Si tratta praticamente di tutte le piante presenti sulla strada che collega via Milano alla stazione di Como Borghi delle quali ne sono state considerate “recuperabili” dall’agronomo che ha l’incarico da Palazzo Cernezzi soltanto 5 (che saranno ricollocate altrove).
Interventi da lunedì
A livello viabilistico è stato disposto da lunedì al 29 novembre il senso unico alternato tra le 8.30 e le 17.30 nella prima fase tra via Milano e via Mentana e, nella seconda, tra quest’ultima e via Aldo Moro e questo comporterà anche la soppressione dei posteggi. Gli alberi saranno sostituiti e ne verranno piantati anche nelle 15 aiuole al momento vuote, con dei Pyrus calleryana “Chanticleer”, peri ornamentali con fioriture bianco-rosa in primavera e in agosto la produzione di piccoli frutti.
Il taglio delle piante, come era già accaduto pochi giorni fa per quelle al Tempio Voltiano, susciterà polemiche e già nelle ultime ore tra i residenti nel quartiere è partito un tam tam per capire cosa ne sarà degli alberi e della loro fioritura che, anno dopo anno (fino alla fine del marzo scorso), immortalavano sui propri telefonini o postavano sui social. Il sindaco Alessandro Rapinese è netto: «Non sono un agronomo, non sono un ingegnere e non sono neanche un cuoco però devo decidere sulle piante, sulle opere pubbliche e sulle mense. Visto che ci sono persone formate e preparate per questo, normalmente mi rivolgo ai tecnici che ci hanno suggerito, per via XX Settembre, di mettere i peri». Poi prosegue: «Personalmente tra il ciliegio e il pero non ho grandi preferenze, faccio quello che l’agronomo mi suggerisce in funzione delle condizioni climatiche e ci garantisce che sono entrambi molto belli». Infine non risparmia un attacco politico alle opposizioni: «Sono convinto - le sue parole - che il centrodestra preferisca il ciliegio e mi attaccherà per questo e che il centrosinistra, invece, preferisca il melo e farà lo stesso. L’unica cosa che posso dire con certezza è che i fan del ciliegio e del melo non hanno fatto una mazza e che a breve avremo piante belle anche dove oggi mancano. Le ultime piante messe in città le ha viste Federico Barbarossa».
Condizioni definite «pessime»
Da quanto emerge da Palazzo Cernezzi in via XX Settembre (così come altre zone, compresa la vicina via Aldo Moro che seguirà lo stesso percorso) la maggior parte dei 45 alberi di ciliegio giapponese analizzati sono stati classificati in stato «pessimo» soprattutto a causa della presenza di funghi e formazioni tumorali. Alcuni (otto) sono stati definiti in condizione «mediocre» ma anche in questo caso sono state ravvisate problematiche di varia natura mentre sono solo cinque i ciliegi «discreti» che saranno recuperati altrove. Il giudizio sulla vulnerabilità è «elevato» anche in funzione della zona molto frequentata.
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