Alcol a minorenni e lavoratori in nero
Ora il Pura Vida rischia la chiusura

L’operazione Carabinieri al Tempio Voltiano su segnalazione dei genitori di alcuni ragazzini: sanzioni per 30mila euro, il locale ha tempo fino a domani per rimettersi in regola, oppure chiuderà

È uno dei locali di riferimento della movida della città. Nei pressi del Pura Vida, bar all’aperto con splendida vista sul Tempio Voltiano e sul lago, si ritrovano in settimana e nel week end schiere di giovani e meno giovani. Ieri sera, il calendario prevedeva addirittura – per i nostalgici degli anni Novanta – il concerto dei Datura. Eppure, non è stato un fine settimana da ricordare per il locale comasco che da domani, lunedì, in occasione (come prevede la normativa) del primo giorno per mettersi in regola, dovrà regolarizzare la posizione di quattro lavoratori in nero trovati dai carabinieri nel corso di appositi controlli effettuati nella serata di venerdì. Senza la regolarizzazione delle posizioni, il locale dovrà rimanere chiuso.

L’intervento dei carabinieri

Non è tutto, perché la titolare – 37 anni, residente a Monguzzo – è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di aver somministrato alcolici a minorenni. Non quasi diciottenni, per la precisione, ma anche a un dodicenne, ad un quattordicenne e a un quindicenne. Ma andiamo con ordine, partendo dall’inizio. Ovvero da quando, alle 22 di venerdì, i carabinieri della sezione operativa Radiomobile di Como e i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, si sono presentati tra i tavoli del locale. Da quanto è stato possibile ricostruire, pare che la richiesta di intervento sia arrivata da alcuni genitori di figli minori che li avevano riaccolti in casa non in condizioni ritenute ottimali e, soprattutto, dopo aver consumato alcol in eccesso. Così i militari dell’Arma hanno raggiunto il Tempio per verificare quello che avveniva, trovando subito cinque minori (tra cui, appunto, un dodicenne) cui sarebbe stato regolarmente servito dell’alcol.

Ma nel corso del sopralluogo, i carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro hanno anche identificato quattro lavoratori in nero impegnati - ritengono i militari - con funzioni di sicurezza. Sono in corso le verifiche presso la Prefettura (che avrebbe dovuto autorizzarli) e anche l’eventuale iscrizione all’albo dei “buttafuori”. Nel frattempo, tuttavia, il locale – per poter riaprire dalla giornata di lunedì, ovvero dal primo giorno lavorativo utile per mettersi in regola – dovrà sistemare la loro posizione.

Tempo fino a lunedì

Nell’ambito di questa serie di controlli, che hanno occupato la nottata di venerdì, sono state emesse anche due diverse sanzioni: una da 14.500 euro per difetti nella formazione e nell’informazione del personale sui rischi legati alla sicurezza, più altri 16.900 euro proprio per i quattro lavoratori trovati in nero. Questo è quanto viene contestato dai carabinieri della compagnia di Como e dal Nil.

Ora il locale avrà tempo per mettersi in regola e poter riaprire, e per spiegare anche ad un magistrato il perché di quell’alcol che i militari ritengono sia stato somministrato a dei ragazzi minori di 16 anni. Nel frattempo come detto, in attesa di lunedì, il locale ieri è rimasto aperto e anche oggi potrà proseguire nella propria attività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA