
Cronaca / Como città
Lunedì 01 Settembre 2025
Alloggi popolari, solo uno su venti ottiene una casa
Crisi abitativa Su 537 domande appena 29 assegnazioni. Ma in provincia ben 1300 immobili Aler restano sfitti
Como
Case popolari, a Como solo il 5% delle domande trova un alloggio. Nel rapporto annuale consegnato dalle Aler al consiglio regionale, i cui dati relativi ai bandi 2024 sono aggiornati a metà luglio 2025, si leggono dati significativi. Intanto riguardanti il patrimonio abitativo pubblico, in continuo aggiornamento tra assegnazioni, ristrutturazioni e vendite.
Tra i 91 ambiti in cui sono stati raggruppati i Comuni lombardi, la parte da leone la fa Milano, che raccoglie sul totale più di tre case pubbliche, mentre Como è comunque inserito tra i 17 capoluoghi che possono contare su più di 2mila abitazioni. Più precisamente a Como e nei paesi limitrofi il patrimonio residenziale popolare vanta secondo il rapporto 2.126 alloggi, di cui 923 dei Comuni e 1.203 dell’Aler. La grande maggioranza delle locazioni è in città. Per avere dei vicini termini di paragone Cantù e dintorni conta 766 proprietà, Erba 680, Mariano Comense 502, Menaggio 119, mentre nei capoluoghi Lecco 2.045, Monza 2.642, Sondrio 975 e Varese 2.177.
Più interessante notare come su 537 domande presentate a Como in corso d’anno gli alloggi totali assegnati siano stati in tutto 29, il 5% dei richiedenti è stato quindi soddisfatto. In particolare 162 famiglie indigenti hanno chiesto una abitazione e solo nove hanno ottenuto un comodato, sempre il 5%.
Sempre volendo fare dei confronti a Cantù le assegnazioni rispetto alle domande rappresentano il 3,6%, a Erba sempre il 3,6%, il 7,3% a Mariano Comense, l’8,5% Menaggio, il 5,4% a Lecco, il 6% a Monza, il 6,8% a Sondrio, lo 0,6% a Varese.
Quante abitazioni sfitte
Come ovvio, insistono i sindacati, molto dipende dallo stato in cui versano gli alloggi, in provincia restano circa 1.300 appartamenti pubblici sfitti, molti da ristruttura e riassegnare, detto che la Regione rivendica un progressivo miglioramento della situazione.
In generale, si legge nel documento, si assiste ad un progressivo calo rispetto agli anni passati delle domande presentate da nuclei indigenti, sotto ai 3mila euro di Isee. Ciò nonostante sul totale le assegnazioni alle famiglie considerate povere sono ancora superiori rispetto al tetto minimo del 20%. E del resto le politiche regionali stanno cercando di assegnare un numero maggiore di case pubbliche ai lavoratori statali, altrimenti esclusi dal costoso mercato delle case nei centri più ambiti, sospinto dalla bolla turistica. A Como è già stato per esempio pubblicato un bando per le forze dell’ordine. È stato inoltre promesso da diversi mesi un successivo bando per i sanitari, in particolare gli infermieri, sebbene l’Asst Lariana avesse in animo di costruire un convitto, magari in accordo con l’Ats Insubria. Invece per gli autisti del trasporto e dei bus dell’Asf, in particolare grazie a enti come Fondazione Scalabrini e a privati cittadini, sono state trovate delle sistemazioni.
Gli alloggi di lusso
Nel rapporto regionale relativamente a Como si citano 13 appartamenti di lusso dati in affitto in pieno centro, tra via Vitani e via Giovio. Proprietà Aler con canoni elevati da bandire all’asta, vince chi propone la cifra maggiore, con contratti da quattro più quattro anni. Questo in una logica della valorizzazione degli immobili, così da sistemare con i proventi tutto il patrimonio, le procedure erano in corso durante l’estate. Altri alloggi invece sono stati assegnati, otto, ai centri antiviolenza e in particolare a chi ospita donne in difficoltà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA