Anziani vaccinati, Como è ultima
«Entro oggi appuntamento a tutti»

Nessuna Ats in Lombardia peggio della nostra sul fronte delle dosi - La Regione promette: «Vogliamo concludere la campagna per gli over 80 entro il 5 aprile»

Entro oggi, promette la Regione, a tutti gli over 80 in attesa dell’appuntamento per fare il vaccino arriverà il famoso sms o una chiamata dal call center sul numero fisso. Ed entro il 5 aprile tutti gli anziani ultraottantenni ancora da vaccinare riceveranno almeno la prima dose di Pfizer. Fin qui le promesse.

Sul fronte dei dati, però, la situazione della nostra provincia non brilla: Como è in forte ritardo, ci sono ancora 37mila “over 80” da vaccinare, e l’Ats Insubria (province di Como e Varese) è ultima in Lombardia per numero di anziani vaccinati.

Il direttore generale al Welfare, Giovanni Pavesi, ieri mattina alla commissione sanità regionale ha spiegato che da oggi verranno inviati decine di migliaia di messaggi con gli appuntamenti per le vaccinazioni agli over 80 che hanno aderito alla campagna e sono ancora in attesa. In mancanza del telefono cellulare l’appuntamento verrà comunicato attraverso una telefonata sul numero di casa.

«Così i nostri anziani potranno stare più tranquilli – ha spiegato Pavesi – ricevendo subito l’sms o la telefonata con la data e l’ora, anche avessero l’appuntamento tra qualche settimana, non avranno più timori e dubbi sulla mancata convocazione». Con un maggiore afflusso di dosi Pfizer, la volontà è accelerare le vaccinazioni relative ai grandi anziani, i più a rischio.

«L’obiettivo è convocare tutti gli over 80 per la prima dose entro i primi del mese, subito dopo Pasqua – ha spiegato ancora Pavesi – il 5 o il 6 aprile. Poi seguiranno le seconde dosi».

Tolti gli anziani ospiti delle Rsa già raggiunti dal vaccino nella prima fase della campagna però la nostra provincia è tra le ultime nel panorama lombardo, nemmeno 7mila over 80 coperti con una sola dose sui 44mila complessivi. L’Ats Insubria, che comprende anche il territorio di Varese, è in coda alla Lombardia per il numero di vaccinazioni effettuate sugli ultraottantenni, avendo raggiunto solo il 15,5% degli anziani interessati sempre con la prima somministrazione. Altre province, su tutte Sondrio, ma anche Bergamo e Brescia, hanno percentuali molto più elevate.

Le lentezze nella vaccinazione degli over 80 sono state spiegate con la scarsa disponibilità di vaccini Pfizer, ricordando che gli AstraZeneca inizialmente erano sconsigliati per la popolazione anziana e che le forniture di Moderna sono insufficienti.

«Abbiamo cercato di usare tutto quel che avevamo in casa di Pfizer per gli anziani – ha detto il direttore generale – davvero tutto quel che potevamo». Per mantenere la promessa servirà dunque recuperare in fretta terreno, garantendo a Como circa il doppio delle attuali vaccinazioni giornaliere agli over 80. La Regione infine si scusa per gli «svarioni» del sistema di prenotazione e chiamata, per gli sms non inviati per tempo e le convocazioni lontano da casa.

Detto che questi problemi tecnici «dovrebbero» essere ormai risolti. Si segnala una crescente difficoltà del personale, dei vaccinatori i più ospedalieri. Gli ospedali infatti vedono il 50% dei letti di terapia intensiva occupati da casi Covid ed interi reparti dedicati al contagio. Tramite straordinari si sta cercando di chiedere loro sforzi aggiuntivi.

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