Cronaca / Como città
Giovedì 06 Novembre 2025
Asilo e primaria accorpati a Como: «Ma il piano non funziona»
Scuole La struttura di Salita Cappuccini verrà chiusa e i bambini trasferiti in via Montelungo dal prossimo settembre. I genitori: «Si perde il 50% degli spazi educativi e una mensa ad ora è inagibile». Timore di disagi anche per la viabilità
L’accorpamento dell’asilo di Salita Cappuccini (63 iscritti) alla scuola primaria di via Montelungo (118 iscritti) preoccupa le famiglie di entrambi i plessi per «l’impossiiblità di adattare gli spazi della seconda ai bimbi dell’infanzia».
Le due strutture a confronto
Il tema sarà al centro di un incontro, “Due scuole una comunità che riflette” organizzato per domani sera alle 20.45 all’oratorio San Giuseppe, in via Valleggio, con un intervento del sociologo e professore all’Università Cattolica Mauro Magatti. Nel corso dell’evento si parlerà anche della storia dei due edifici, a partire dall’asilo di Salita Cappuccini, progettato dall’architetto Mario Di Salvo sul finire degli anni Settanta e pensato per l’educazione di bambini piccoli.
L’asilo si sviluppa all’interno di una struttura a un solo piano, con tre poli corrispondenti a tre aule in cui sono inseriti bambini di età differenti, tra i 3 e i 5 anni, e collegate tra di loro da un ampio salone polifunzionale, utilizzato per momenti collettivi, giochi e laboratori psicomotori, multimediali e scientifici. Nell’asilo c’è anche una mensa collegata alla cucina e con arredi pensati per l’età degli studenti.
«Dalla presenza dei bagni già nelle aule agli spazi senza scale e con accesso diretto al giardino, l’asilo è progettato per bimbi piccoli. Servono lavori seri alla primaria di via Montelungo perché si altrettanto idonea, ma come si farà a farli in dieci mesi?» si chiede Francesco Rizzi, che fa parte del movimento di genitori dell’asilo e della primaria di via Montelungo che hanno organizzato l’incontro di questa sera.
La preoccupazione è che il trasferimento dei bambini - attualmente una ventina per classe anche per via della presenza di quattro alunni con bisogni educativi speciali o Dsa - nell’edificio della primaria avvenga senza assicurarsi che i bisogni dei più piccoli siano rispettati. La preoccupazione parte dalle evidenti differenze tra l’edificio di Salita Cappuccini e quello di via Montelungo. La primaria infatti organizzata per blocchi situati su piani diversi, per via della pendenza che caratterizza l’area in cui la primaria è stata costruita, con un ampio parco esterno che però declina verso la Val Mulini.
I tre blocchi sono collegati tra di loro da un anfiteatro interno, a cui si accede tramite gradoni che le famiglie ritengono pericolosi per i bimbi piccoli. Secondo il parere degli esperti consultati dai genitori, che si sono confrontati anche con i tecnici del Comune, l’ideale sarebbe spostare le tre classi di asilo nel primo blocco della scuola di via Montelungo, appena dopo l’ingresso, così da separarle dal resto della scolaresca. Questo porterebbe da un lato alla perdita del 50% degli spazi attualmente in uso in Salita Cappuccini, tra cui le classi e il salone polifunzionale, ma anche alla perdita di spazi della primaria dove oggi si trovano laboratori di musica e l’aula di decompressione per gli studenti con disabilità.
In via Montelungo, poi, da diverso tempo, a causa di infiltrazioni, si può usare, su due turni, un solo refettorio: nella delibera con cui è stato approvato il piano scuole la giunta parla dei lavori da 336mila euro per il secondo, approvati nel 2024 ma che ancora non hanno portato a deliberarne l’agibilità con preoccupazione delle famiglie che si chiedono quali lavori mancano e se ci sarà una mensa specifica per l’asilo, a settembre.
I problemi per il quartiere
Un altro problema riguarda il quartiere: via Montelungo è una strada a fondo cieco e priva di marciapiedi e stalli ben indicati e dove, dalle 8.15 alle 8.45 l’accesso è consentito solo ai residenti. Si teme per il caos viabilistico che danneggia i residenti e per l’incolumità degli studenti dell’asilo, troppo piccoli per usufruire del servizio di pedibus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA