Benzina, in Ticino mini risparmio. E arrivano gli sconti

Confine A Pizzamiglio la verde venduta ieri a 1,65 euro . E c’è chi lancia i coupon con 5 centesimi di taglio ulteriore. Il diesel resta ancora favorevole nei distributori italiani

La bilancia della convenienza del prezzo della benzina pende a favore del Ticino. A Pizzamiglio ieri un litro di verde si pagava in alcuni casi 1,65 euro, quindi 7 centesimi in meno al litro rispetto al centro città (che vuol dire 2,8 euro su un pieno di 40 litri).

La forbice arriva a 18 cent

La forbice nel capoluogo, a seconda dei marchi, è compresa tra 1, 72 e 1,83 euro al litro e questo significa un risparmio variabile tra i 7 centesimi e i 18 centesimi al litro (che significa un risparmio svizzero compreso tra i 2,8 e i 7,2 euro). A livello provinciale, su cento impianti presi in considerazione dall’Osservatorio nazionale che fa capo al ministero dello Sviluppo economico, invece, un litro di verde varia tra 1, 70 euro (di Gera Lario) a 1,87 euro al litro (in autostrada).

Se Pizzamiglio resta conveniente, ma bisogna sempre ricordarsi di pagare in euro e in contanti per evitare di incappare nel cambio bancario e, di conseguenza, nel “franco forte”, non sfugge come al di là del confine stiano comunque cercando di mettere in atto strategie e politiche commerciali “aggressive” per cercare di attirare la clientela. Socar, ad esempio, ha pubblicato sul nostro giornale un coupon che consente di ottenere un ulteriore sconto di 5 centesimi al litro a chi lo consegnerà all’impianto di rifornimento.

Un modo, insomma, per portare italiani a fare benzina aumentando ulteriormente lo sconto offerto. Va detto che se le auto dei frontalieri continuano a fare il pieno di benzina in Svizzera e anche i comaschi che abitano più a ridosso del confine, per gli altri i 7 centesimi al litro non giustificano la trasferta. Ecco quindi l’ulteriore richiamo economico. I distributori svizzeri, tra l’altro, a causa del cambio molto alto a vantaggio del franco registrano ovviamente un calo di affari dalla clientela italiana, storicamente abituata a fare qualche acquisto.

Al contrario, tornando ai costi del carburante, la bilancia pende senza discussioni a favore dell’Italia per chi ha un veicolo alimentato a gasolio. Per un litro di diesel si spendono infatti a livello provinciale cifre comprese tra 1,70 e 1,85 euro (autostrada) in Italia, mentre a Pizzamiglio un litro costa 1,81 euro al litro. Rispetto alla città e ai distributori con prezzi più bassi, il differenziale se confrontato ai mesi scorsi si è andato assottigliandosi. Ieri infatti a Como ci volevano in media 1,73 centesimi per un litro di gasolio contro 1, 81 di Pizzamiglio. Significa otto centesimi al litro di differenza.

Binomio pieno e spesa

Per 40 litri di pieno 3,2 euro. Insomma, un risparmio ancora attrattivo per gli svizzeri, ma solo se abbinato alla spesa. E quest’ultima è sempre di più praticata, al punto che in Svizzera il Governo sta anche pensando al dimezzamento della franchigia di esenzione Iva (da 300 a 150 franchi).

I pendolari della spesa, negli ultimi anni (con la sola eccezione del periodo Covid), sono la tipologia che non è mai andata incontro a ripensamenti o modifiche. La prova sono i parcheggi dei supermercati italiani (vicinissimi al confine, ma anche alle uscite della A9) nei fine settimana con tantissime targhe ticinesi (e anche più a nord).

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