Colpi di calore, coda al pronto soccorso: il 35% dei pazienti in condizioni serie

Salute Sovraffollamento ieri nei reparti di emergenza di tutti gli ospedali della provincia - I sindacati dei medici temono l’escalation estiva. A rischio i cardiopatici e gli scompensati

Ieri mattina tutti i principali reparti di Pronto soccorso della provincia erano segnalati come sovraffollati, in totale erano presenti ben 194 pazienti. Il carico maggiore come sempre al Sant’Anna, 77 pazienti, di questi il 20% per bisogni di cura lievi, dunque codici verdi o bianchi. Tante invece le situazioni più critiche colorate di arancione, il 35% del totale. Sovraffollati anche i reparti di emergenza urgenza del Valduce, 28 pazienti di cui oltre il 50% per codici minori, in maggioranza codici verdi. Situazione simile al Sant’Antonio Abate di Cantù, 34 pazienti di cui sei lievi, altri 28 pazienti a Erba con sei codici bianchi o verdi, i restanti casi tra Menaggio e Gravedona.

Se già così la situazione è complicata da gestire, con il consueto afflusso di traumi e incidenti quotidiani, il forte caldo può rappresentare un ulteriore fattore di rischio. Soprattutto per i pazienti più fragili, anziani, magari cardiopatici e scompensati. In questi giorni le alte temperature e l’umidità sono un concreto pericolo al quale è bene prestare attenzione, ripetono i camici bianchi. Le autorità sanitarie rilanciano l’appello. «Bisogna evitare di uscire nelle ore più calde - spiega Andrea Maria Maresca, primario della Geriatria dell’Asst Lariana - anche se si è diretti in un luogo dove c’è l’aria condizionata, il breve tragitto per arrivarci, con le temperature di questi giorni, può essere pericoloso. Se proprio si deve uscire allora è meglio farlo al mattino presto. La seconda, non meno importante, indicazione riguarda l’idratazione. A tutte le età e a maggior ragione quando si è anziani bisogna bere e idratarsi. E bisogna bere indipendentemente dalla sensazione di avere sete o meno. Ad una certa età spesso non si avverte più la necessità di dover bere».

In teoria secondo le direttive ministeriali Pronto soccorso e guardie mediche dovrebbero attivare un percorso ad hoc chiamato “codice calore”, per dare assistenza ai pazienti che presentino sintomi legati al caldo estivo. Il grado di sovraffollamento dei Pronto soccorsi dipende comunque anche dal quantitativo di sanitari al lavoro, i medici d’emergenza attraverso la loro sigla hanno espresso particolari preoccupazioni in vista del periodo delle ferie. Tornando al caldo dopo il forte picco registrato da Arpa nella giornata di domenica il bollettino regionale segnala una lieve diminuzione della prima morsa estiva.

Il disagio percepito dalle persone è però destinato a protrarsi anche nei prossimi giorni. Oggi infatti secondo le previsione come detto dovrebbe esserci un leggero caldo delle temperature, in risalita invece nella giornata di domani, fino a 32 gradi. I medici quindi raccomandano come detto di idratarsi, bere poco e spesso, di evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, tradotto niente passeggiate tra le 11 e le 18. Vestirsi di colori chiari con tessuti che consentano la traspirazione. E ancora cappello in testa, crema solare con fattore cinquanta per i bambini, mangiare leggero.

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