Como, sui totem un numero per le informazioni ai turisti ma se si telefona risponde l’ufficio sbagliato (“Pronto, opere pubbliche...”)

Il caso I cartelli “SpeakArt” risalgono al 2006 e ci sono ancora, il servizio però non è attivo - Dopo la nostra segnalazione il Comune annuncia: «La prossima settimana verranno rimossi»

Como

Quando, diciassette anni fa, venne lanciato il servizio per i turisti si trattava di certo di una novità. Non c’erano gli smartphone o i Qrcode e neanche i pannelli interattivi e Palazzo Cernezzi collocò su 22 monumenti cittadini (anche quelli meno famosi) dei cartelli azzurri per invitare i visitatori a richiedere informazioni sulla storia dell’edificio o dell’opera attraverso un numero telefonico.

Di tempo, da quell’estate del 2006 quando l’allora assessore alla Cultura Sergio Gaddi inaugurò il servizio, ne è passato parecchio ma molti di quei segnali con la scritta “SpeakArt” sono ancora al loro posto. E così può capitare che qualche curioso decida di provare a vedere se è possibile avere qualche informazione.

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