Como, sui totem un numero per le informazioni ai turisti ma se si telefona risponde l’ufficio sbagliato (“Pronto, opere pubbliche...”)

Il caso I cartelli “SpeakArt” risalgono al 2006 e ci sono ancora, il servizio però non è attivo - Dopo la nostra segnalazione il Comune annuncia: «La prossima settimana verranno rimossi»

Como

Quando, diciassette anni fa, venne lanciato il servizio per i turisti si trattava di certo di una novità. Non c’erano gli smartphone o i Qrcode e neanche i pannelli interattivi e Palazzo Cernezzi collocò su 22 monumenti cittadini (anche quelli meno famosi) dei cartelli azzurri per invitare i visitatori a richiedere informazioni sulla storia dell’edificio o dell’opera attraverso un numero telefonico.

Di tempo, da quell’estate del 2006 quando l’allora assessore alla Cultura Sergio Gaddi inaugurò il servizio, ne è passato parecchio ma molti di quei segnali con la scritta “SpeakArt” sono ancora al loro posto. E così può capitare che qualche curioso decida di provare a vedere se è possibile avere qualche informazione.

Lo ha fatto un nostro lettore che, componendo il numero telefonico si è visto sì rispondere, ma dal settore Opere pubbliche di Palazzo Cernezzi, non certo abilitato a fornire informazioni turistiche. Abbiamo fatto anche noi il test ed effettivamente, dall’altro capo della cornetta, ci sono gli addetti dell’ufficio Opere pubbliche di Palazzo Cernezzi.

Il disservizio era già stato segnalato nel 2019

Nel 2019 il disservizio era già stato segnalato, ma allora il numero telefonico risultava disattivato. L’utenza nel frattempo deve essere stata riassegnata e, benché compaia sulla cartellonistica (in grande, ma anche nelle traduzioni in diverse lingue nelle quali viene spiegato il funzionamento del servizio) non corrisponde in alcun modo a un punto informazioni. Nella spiegazione si legge testualmente: “Informazioni turistiche al telefono. Visita guidata ai monumenti di Como da telefono cellulare. Comporre il numero, chiamata a tariffa locale”. Sotto, il codice per ogni monumento (per esempio, per le Terme Romane è il 19 mentre il Tempio Voltiano ha il 22 e ancora San Pietro in Atrio il 16).

In origine il sistema era pensato in modo tale che, dopo aver composto il numero telefonico una voce registrata chiedeva di inserire il codice relativo al monumento e, a quel punto, un’altra voce automatica dava le informazioni storiche o le curiosità relative al punto di interesse. Con il passare degli anni e l’avvento degli smartphone, che consentono di avere tutte le informazioni disponibili in tempo reale via web a Palazzo Cernezzi si sono dimenticati del servizio e dei cartelli che, però, non sono sfuggiti ad osservatori attenti curiosi di fare i turisti come nel passato o, semplicemente, di capire se qualcuno rispondesse o meno.

Il Comune, dopo la nostra segnalazione, annuncia che provvederà in tempi brevi a rimuovere tutta la segnaletica azzurra ancora presente su diversi monumenti cittadini. «I cartelli presenti - spiega l’assessore a Cultura e Turismo Enrico Colombo - sono desueti e verranno rimossi settimana prossima». E conferma anche l’intenzione di intervenire su tutta la cartellonistica cittadina destinata ai turisti. «Per la prossima stagione (intesa come il 2024, ndr) - aggiunge - i nuovi totem conterranno tutte le informazioni, anche in lingua, ed i contatti necessari ai nostri turisti. Per questa stagione ci stiamo attrezzando per avere i nostri infopoint ancora più performanti».

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