Comocalor, lavori alla rete
In 400 senza acqua calda da giorni

Disagi tra Albate e Muggiò. Gli amministratori di condominio: «Così non va, inaccettabile». La replica: «Abbiamo già fatto più del dovuto»

Dopo un inverno caratterizzato da continui problemi con tante famiglie al freddo, anche l’estate si apre con una serie di disagi per diverse decine di famiglie allacciate al teleriscaldamento. Il problema è legato ai lavori in corso in via Muggiò per la sostituzione integrale di una parte della rete di Comocalor. L’intervento ha richiesto il distacco degli impianti con il risultato che ci sono circa 400 persone, come denunciano gli amministratori dei condomini interessati, senza acqua calda da diversi giorni.

Tanti disservizi

«Quest’inverno - dice Rosaria Molteni, presidente Anaci di Como, associazione che riunisce diversi amministratori di condominio - ci sono abitazioni che hanno avuto quasi venti distacchi dell’impianto e adesso c’è il problema dell’acqua calda. A metà aprile la società in una mail diceva che avrebbero installato delle serpentine ai boiler in modo da garantire l’acqua calda. Fin da subito avevamo sollevato perplessità, con i nostri tecnici, sulle tipologie, ma non ci hanno ascoltato. In più al potenza ci ha portato alla sostituzione del contatore con uno più potente e, ovviamente, costoso. Il guaio è però che l’acqua è fredda. Tra via Acquanera, Muggiò e zona dietro a Como Sole stiamo parlando di 400 persone da giorni in queste condizioni e con il rischio di andare avanti così per settimane. Stiamo valutando anche alternative, ma davvero è una presa in giro». Il collega Andrea Balzaretti amministra il complesso “Abitare Albate” di via Acquanera: «Solo qui sono 128 appartamenti con acqua fredda da venerdì - spiega - adesso ci hanno detto che ripristineranno l servizio, ma non ci siamo proprio. È un disastro che va avanti da questo inverno, ce n’è sempre una». E per cercare di evitare ulteriori guai Balzaretti dice: «Ci stiamo attrezzando con una caldaia a noleggio per il periodo dei lavori. Non abbiamo alternative». E anche in via Canturina, memori dei guai invernali, guardano avanti. Lì l’acqua calda per ora c’è, ma diversi appartamenti stanno chiedendo preventivi per boiler elettrici di piccole dimensioni, da utilizzare in caso di emergenza. Luigi Segalini amministra un condominio in via Montelungo: «Ho tredici appartamenti con l’acqua fredda. Hanno installato un accumulo con resistenza elettrica a loro spese ma non riesce a soddisfare la temperatura. In più non c’è stato alcun accordo commerciale e non sapremo quindi se le bollette saranno a zero o se lasceranno i costi fissi, tenendo conto che già dobbiamo pagare quelle extra per la corrente. Quest’inverno ci sono stati un sacco di blocchi, adesso l’acqua fredda. E non si capisce neanche quando finiranno».

La società si difende

Dal canto suo la società ribatte dicendo, in sintesi, di aver già fatto più del dovuto. «Comocalor - dice l’amministratore delegato Fabio Fidanza - ha comunicato per tempo ai condomìni interessati dall’interruzione dell’erogazione dell’acqua calda sanitaria legata allo svolgimento degli annunciati lavori di manutenzione straordinaria sulla rete di teleriscaldamento la posa di generatori elettrici a completo titolo gratuito con oneri di conduzione, manutenzione, gestione a carico degli stessi condomini».

Dalla società Comocalor aggiungono sulla vicenda: «Va sottolineato - dicono - che nulla è dovuto contrattualmente da Comocalor per gestire questa situazione e l’onere assunto dal concessionario per la posa dei sistemi elettrici è stato un atto di attenzione nei confronti dell’utenza per dare un’alternativa a titolo gratuito nella piena libertà dell’utenza di scegliere soluzioni più consone ai propri usi».

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