Covid, anziani ancora in attesa
La chiamata per il vaccino non arriva

Dopo un mese, ancora niente appuntamento via sms nonostante gli anunci: «Rifare l’adesione? Non serve, anzi si finisce in coda»

Como

Nonostante le promesse, la valanga di sms per gli appuntamenti agli anziani comaschi non è arrivata.

Mentre altre Regioni stanno iniziando a vaccinare i settantenni, qui la grande maggioranza dei nostri over 80 sta ancora aspettando un segnale, un sms o una telefonata.

Spedita un mese fa online l’adesione alla campagna vaccinale, non senza problemi, agli anziani e ai loro familiari non è ancora stata comunicata l’ora e il giorno dell’appuntamento. Questa settimana i vertici regionali, in particolare la direzione generale al Welfare, hanno annunciato l’invio massiccio nella giornata di giovedì di messaggi e chiamate agli ultraottantenni. Così tanti da coprire la platea subito. A ieri i lettori comaschi continuavano a chiamare la redazione per lamentarsi dei ritardi e del mancato arrivo dei messaggi. Ad alcuni, va detto, i messaggi sono effettivamente arrivando. Diverse famiglie residenti in città, con i genitori di 90 anni, hanno ricevuto nella notte di giovedì un messaggio, tra la mezzanotte e le due del mattino. Si legge nel testo dell’sms l’ora, il giorno e il luogo per la vaccinazione, a inizio aprile. Qualche chiamata perciò è partita, ma non ancora in misura significativa. Ne consegue che centinaia di anziani vivono giorni d’attesa e preoccupazione.

La stessa Regione annunciando l’invio a tutti gli over 80 degli sms ha spiegato di voler velocizzare le operazioni così da tranquillizzare la popolazione. Avere un quando e un dove metterebbe in effetti l’animo in pace. Molti invece non ricevendo alcuna informazione, dopo un mese, hanno paura di avere sbagliato, di non aver fornito online gli estremi corretti. Chiamano il medico di famiglia, bussano alla farmacia.

Centinaia di anziani e familiari temono che le prenotazioni nei primi giorni dell’apertura del portale regionale siano andate perdute. Sta circolando questa voce. Ma il fatto non trova conferme, anzi arrivano nette smentite da parte del Pirellone. Nel dubbio alcuni cittadini, online o tramite farmacia, hanno provato a rispedire il modulo e sostengono, in alcuni casi, di aver poi ricevuto il fatidico sms. Non ci sono riscontri ufficiali, ma è vero che il sistema di prenotazione lascia la possibilità di inoltrare più volte la domanda, accettando lo stesso codice fiscale. Così è possibile modificare il numero di cellulare ed inserire altri riferimenti, compreso il numero di telefono fisso. In teoria vale l’ultima prenotazione e dalla Regione spiegano che facendo questa procedura si rischia quindi di finire in fondo alla coda.

Alcuni nostri lettori con i parenti anziani hanno deciso semplicemente di rivolgersi al call center della Regione. Gli operatori però non hanno informazioni circa i singoli appuntamenti, rimandano alle agende dei vari centri vaccinali e suggeriscono ai cittadini di armarsi di pazienza.

Alla luce dei molti intoppi nel sistema di prenotazione, con le convocazioni in ritardo e spesso lontano da casa in ospedali non di riferimento, la Regione in realtà ha già deciso di mandare in pensione l’attuale servizio informatico. Preferendo passare a breve ad una piattaforma messa a disposizione da Poste Italiana, giudicata più versatile e puntuale. Questa scelta è stata annunciata settimane fa dai vertici della Regione, ma non è ancora divenuta concreta.

Il sistema di prenotazione cambierà, con ogni probabilità, dal prossimo mese, per gestire la fase massiva delle vaccinazioni. Gli appuntamenti per gli over 80 sono ormai gestiti dall’attuale portale. Con buona pace di chi sta ancora aspettando un sms.

La popolazione over 80 come noto è la più in pericolo con il Covid ancora in circolazione, vaccinare in fretta i grandi anziani significa salvare vite.

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