Droulers, gentiluomo dell’hotellerie: «Aveva visione, eleganza e passione»

Il ricordo I messaggi di Villa d’Este, dei manager del turismo e dei tanti amici comaschi. «Stile, rigore operativo, dedizione al lavoro e competenza: ha lasciato un segno indelebile»

Como

Jean-Marc Droulers, “gentiluomo dell’hotellerie” scomparso due giorni fa, viene ricordato come una guida esemplare dai tanti che hanno lavorato con lui. Un messaggio è stato diffuso da Villa d’Este e dalla community dei collaboratori: «La sua visione, la sua eleganza e la sua passione hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Lago di Como e nel cuore di tutti noi - hanno scritto - con profonda riconoscenza e commozione, ci stringiamo con affetto alla sua famiglia. Il suo esempio continuerà a guidarci e a ispirarci ogni giorno».

«Rimarrà un punto di riferimento costante - lo ricorda con affetto Danilo Zucchetti, ex direttore generale del Gruppo Villa d’Este - Per 15 anni è stato il mio maestro trasferendomi i valori dell’ospitalità di lusso. Ha legato in modo inscindibile la sua vita al cinque stelle di Cernobbio lasciando un segno indelebile per lo stile, il rigore operativo, la dedizione al lavoro e la competenza».

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«Una guida esemplare»

«All’inizio della mia carriera ho avuto l’onore e il privilegio di lavorare con il dottor Droulers - ricorda Valentina Paggi, attuale direttrice dell’hotel Il Sereno Lago di Como -è stato una guida esemplare per chi, come me, muoveva i primi passi in un percorso professionale che si è presto trasformato in una passione travolgente per l’ospitalità. Ogni giorno, al suo fianco, ho imparato cosa significhi davvero unire eleganza, visione e umanità. Con il suo esempio ci ha insegnato che la vera leadership si manifesta con gentilezza, rispetto e dedizione instancabile».

Un elogio per l’impegno professionale arriva da Luis Contreras, Ceo del Gruppo Sereno Hotels: «Quando arrivai a Como per la prima volta, da straniero ignaro ma desideroso di conoscere un mondo che non conoscevo affatto, Jean-Marc Droulers, allora ancora a Villa d’Este, mi aprì le porte. Fu incredibilmente accogliente e generoso nel condividere la sua esperienza e i suoi consigli. Gli sarò per sempre grato. Senza il suo sostegno, è possibile che Il Sereno non sarebbe mai nato e la mia vita, così come quella delle centinaia di persone straordinarie che hanno contribuito a creare questa realtà, sarebbe stata molto diversa. Adesso che non c’è più, siamo tutti più poveri».

Le voci degli albergatori comaschi

Carisma, garbo e modo di rapportarsi con i giovani

Tantissime le attestazioni di stima giunte dal mondo dell’hospitality. Luca Leoni, presidente dell’Associazione Albergatori della Provincia di Como. «Quando sono entrato nel Consiglio Direttivo di Federalberghi Como, erano gli anni Ottanta, rimasi subito colpito dal carisma di Jean-Marc Droulers, dal suo garbo e dal modo di rapportarsi con gli altri, in particolare con noi giovani. Lui e mio padre Arturo sono stati i due punti di riferimento nella mia vita professionale. Piangiamo la perdita di una grande presenza sul territorio».

Si moltiplicano anche le testimonianze di amici e conoscenti. «Da quando eravamo ventenni abbiamo condiviso un percorso di vita e di lavoro - dice Enrico Guggiari - Mi ricordo quando acquistò l’hotel Barchetta, allora della mia famiglia, la sua visione era già proiettata verso il turismo di lusso. Ha sempre visto lontano come quando ha creato a Villa d’Este, frequentata soprattutto da ospiti senior, lo Sporting Club per attrarre una clientela più giovane. Devo a lui se sono rimasto socio onorario del Club, premiato per i brillanti risultati sportivi ottenuti».

Dal lavoro all’amicizia

Marco Magnani, da tempo residente nel complesso di Villa d’Este, aggiunge: «Il rapporto di lavoro, ero tra i fornitori dell’hotel, si è trasformato in un forte rapporto di amicizia. Come inquilino ho inoltre sempre molto apprezzato quella signorile attenzione che faceva sentire tutti speciali. Arrivava al punto di chiedere agli operai di creare il minor disturbo possibile quando c’era da fare qualche intervento vicino a casa mia».

Nini Binda tiene infine ad evidenziare come Jean Marc Droulers abbia aperto le porte di Villa d’Este a Ideacomo, la prima fiera delle eccellenze tessili, format poi copiato da Ideabiella. «Arrivarono tutti i grandi stilisti, il ritorno di immagine fu straordinario tanto che poi l’hotel divenne in seguito sede del summit Ambrosetti. E location del prestigioso Concorso d’Eleganza per auto d’epoca da collezione».

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