E adesso un Abbondino d’oro
per l’infermiere Javier

Si fa largo l’idea di una benemerenza civica per l’infermiere del Valduce ucciso dal coronavirus. Termini per le candidature scaduti. Ma i consiglieri (in disaccordo sulla figura di Forni) possono ancora indicarlo

I tempi sono stretti, ma non è impossibile candidare all’Abbondino d’oro Javier Chunga, il primo infermiere della provincia di Como deceduto per colpa del Covid, il nemico che a lungo aveva combattuto in corsia all’ospedale Valduce. Chunga, 59 anni, lavorava dall’inizio del 2000 nel reparto di terapia intensiva di via Dante, dove oggi ancora si piange la sua scomparsa.

Al capezzale dei malati più gravi affetti dal virus, lo scorso mese di maggio aveva contratto il contagio ed era stato curato inizialmente dai suoi colleghi. Poi, visto il quadro sempre più grave, era stato trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza dove non è mai più riuscito a tornare a respirare da solo. Due mesi terribili, la triste notizia è di giovedì.

Serve il voto unanime

Il suo nome potrebbe rientrare nella rosa dei candidati a ricevere la più alta benemerenza cittadina, l’Abbondino d’oro. I termini in realtà sono già scaduti prima dell’estate cittadini. Associazioni ed enti esterni non possono più aggiungere candidature, una facoltà che tuttavia rimane ancora in capo a i consiglieri comunali componenti interni della prima commissione.

La commissione, i cui lavori hanno il mandato della segretezza, si era data come tempo massimo la fine di luglio per decidere. Vero è che sul finale delle riunioni mancava tra i presenti Alessandro Rapinese a cui sarebbe piaciuto prolungare il termine. Ma la scelta comunque non è ancora stata compiuta, è bloccata. Più forze sembravano convergere in maniera condivisa sul nome di Luciano Forni, storico senatore democristiano comasco di recente scomparso. Solo che per assegnare un Abbondino d’oro alla memoria o serve l’unanimità dei voti, non basta la maggioranza e sul nome di Forni rimane contrario Andrea Valeri, consigliere della Lega sostituto in commissione del consigliere e parlamentare Claudio Borghi. L’area leghista ed alcuni esponenti della destra sembravano preferire un nome più vicino al drammatico periodo Covid. Sono molte le candidature in tal senso, quasi tutte. Non che Forni, uno dei padri del nostro sistema sanitario nazionale, non abbia un legame. Comunque la figura di Javier Chunga potrebbe sparigliare le carte in tavola e convincere la commissione a sbloccare la situazione, sempre se i commissari vorranno alzare la mano.

Le altre candidature

Anche perché la morte dell’infermiere della terapia intensiva del Valduce è ancora più dolorosa se si pensa che i momenti più tragici dell’epidemia sembravano essere superati. Decessi e ricoveri gravi oggi per fortuna sono pochissimi, salvo un contagio che sembra voler di nuovo correre veloce.

Oggi, nell’elenco delle candidature depositate dalla società civile, dai cittadini e dai commissari ci sono oltre al senatore Forni anche l’Ordine dei medici e quello degli infermieri di Como, la residenza per anziani Ca’ d’Industria, il medico di famiglia comasco Gabriele Moltrasio, Maria, Stefania, Valerio e Raffaele, i quattro fratelli Mautone infermieri in corsia durante la pandemia. A chiudere le candidature l’associazione Alice Como Onlus, l’archeologo docente ed egittologo Angelo Sesana, il finanziere Gerardo Severino, lo scrittore e giornalista Gianni Clerici e il poeta e musicista Mauro Fogliaresi.

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