Firenze, i commercianti al sindaco: «Copiamo Como, via i buttadentro»

Turismo Il divieto è effettivo dal mese scorso. I locali di piazza Duomo e viale Geno lo rispettano. Elli (Fipe): «Meno clienti, ma non per colpa della regola». Ancora molti i piazzisti per i taxi boat

Como

L’ordinanza contro i buttadentro prende piede in Italia. Al caso di Como si ispira, per esempio, la Confcommercio a Firenze che ha invitato la giunta ad apportare una modifica simile a quella approvata qui per vietare il fenomeno.

«L’attività esercitata dalle figure comunemente note come “buttadentro”, ovvero operatori che sollecitano in maniera insistente i passanti, in particolare i turisti, a entrare in ristoranti, locali o attività commerciali - scrive Confcommercio Firenze all’assessore al commercio della città, Jacopo Vicini - riguarda pratiche spesso invasive e poco rispettose della libera circolazione, che contribuiscono a un deterioramento della qualità degli spazi pubblici e risultano disallineate con l’identità culturale e storica della nostra città».

«In calo la qualità del turismo»

A Como il divieto per questa attività è in vigore ormai da un mese e se sul fronte dei ristoranti e dei locali l’effetto è visibile, lo stesso non si può dire per i piazzisti di barche a noleggio e boat tour sul lago. Passeggiando in piazza Duomo e in viale Geno è inevitabile notare qualche dipendente dei ristoranti salutare i turisti che curiosano sui menù, sempre più spesso esposti in strada, e invitarli a prendere posto. Ma nessuno attraversa la strada e si mescola al via vai dei visitatori per convincerli a entrare nel proprio ristorante. D’altra parte, già quando il nuovo articolo del regolamento di polizia urbana, il 27, era stato approvato in consiglio comunale a giugno i ristoratori si erano detti favorevoli al divieto.

«Non ha influito molto sul numero dei clienti - spiega Mauro Elli, chef stellato e vice presidente Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Como - Quello a cui stiamo assistendo in città è un calo progressivo sia del numero di turisti, rispetto ai due anni passati, sia della qualità del turismo». Lo si vede dalla quantità di persone che ogni giorno in città si fermano a mangiare un panino portato da casa o un pranzo veloce acquistato per strada sui gradini di piazza Cavour, davanti al lago, sulle panchine o anche sui marciapiedi. Basta che ci sia un po’ di spazio e un po’ d’ombra. «I buttadentro non contribuivano molto in questo senso - continua Elli - Il vero problema è che da un lato ci sono sempre meno turisti interessati a gustarsi un buon pasto e a spendere per farlo, ma va anche detto che i prezzi si sono alzati davvero troppo... così si finisce per allontanare i clienti e si ha l’effetto opposto».

Ma le multe continuano

Ben diversa invece la situazione per quanto riguarda i buttadentro dei boat tour. Ancora ieri, verso l’ora di pranzo, è bastato attendere che due agenti della polizia locale terminassero il loro giro di controllo nell’area del molo di Sant’Agostino, perché i dipendenti delle società che organizzano i giri in barca sul lago tornassero a farsi strada tra la folla assiepata sulla passeggiata in coda per i battelli o in attesa di trovare un’alternativa per visitare il territorio dall’acqua.

Le multe - 50 euro a sanzione - continuano a essere comminate dalla polizia locale, che conferma che il fenomeno si è ridotto grazie al nuovo strumento ma che i casi di contravvenzione non mancano, complice la difficoltà per il comando locale di avere frequentemente uomini a disposizione per controlli in borghese sul lungolago.

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