I lavori a Villa Olmo: si parte dalle statue
e dall’orto botanico

Il recupero Pronto l’avvio dei primi tre “mini” cantieri che dureranno sei mesi con conclusione entro febbraio. L’assessore: «Iniziamo subito e a gennaio l’interno»

Per il restauro della fontana, delle statue e del tempietto neoclassico (intervento da 210mila euro), il recupero del casino sud (opere per 565mila euro) e l’ultimazione dell’orto botanico (350mila euro di lavori) oltre alla sistemazione dei percorsi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, i cantieri sono ai blocchi di partenza. Nell’arco di una decina di giorni si vedranno gli operai e gli interventi saranno conclusi nell’arco di sei mesi. A quel punto seguirà il maxi intervento da 700 giorni su villa e ristorante.

Le varie fasi

«In attesa del cantiere principale e più importante che contiamo di avviare non appena sarà conclusa la progettazione, quindi tra fine dicembre e gennaio - commenta l’assessore alle Opere pubbliche Maurizio Ciabattoni - iniziamo da questi interventi “minori”, ma fondamentali nel piano di recupero generale di Villa Olmo, per i quali sono previsti sei mesi di lavori». Gli appalti per i primi tre interventi sono stati affidati attraverso il meccanismo dell’accordo quadro e, quindi, senza necessità di ulteriori specifiche gare d’appalto.

Interessati dagli interventi saranno la ex casa del custode (quella verso la passeggiata Gelpi), dove è prevista la realizzazione di un bookshop e poi gli interventi su fontana, statuaria e tempietto (saranno restaurati) e inoltre al di là del ponte del chilometro della conoscenza si lavorerà per completare la zona dell’orto botanico. In quell’area, a ridosso delle serre (anche quelle dovranno essere sistemate), ci sono infatti alcune vasche che ospiteranno una selezione di piante acquatiche.

La fase due, quella più impegnativa che porterà alla chiusura totale di Villa Olmo per 700 giorni, in pratica due anni, inizierà nei prossimi mesi. In quel caso a fine luglio è stato sottoscritto il contratto tra l’amministrazione comunale e le aziende vincitrici della gara da circa 7 milioni di euro indetta nei mesi scorsi: si tratta della Gasparoli srl di Gallarate come capogruppo mandataria e di Lithos srl di Venezia come mandante.

Conclusione totale nel 2026

La modalità è quella dell’appalto integrato che prevede l’ultima fase della progettazione e poi i lavori effettive: nelle scorse settimane architetti e ingegneri hanno già fatto sopralluoghi a Villa Olmo propedeutici al progetto. Ci vorranno circa 70 giorni, ai quali andrà poi aggiunto il tempo, pari a 45 giorni, per ottenere il via libera dalla Soprintendenza trattandosi di immobile vincolato. Una volta concluso il progetto andrà verificato dal Comune e, a quel punto, inizieranno i lavori. Si può ipotizzare, salvo intoppi, l’avvio del cantiere tra dicembre e gennaio. Va comunque tenuto presente che i vincoli legati ai fondi Pnrr prevedono come data ultima quella del marzo 2026.

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