
(Foto di archivio)
Albate Ieri la presentazione di un piano di lavoro il cui fine è quello di trasformare spazi giudicati oggi troppo afflittivi
«Il carcere di Como è uno dei peggiori dal punto di vista architettonico. È afflittivo. Noi non siamo dei visionari, questo di cui stiamo parlando è un progetto che va portato avanti». A parlare ad una platea mista di detenuti, agenti, giornalisti con la presenza del vicesindaco di Como Nicoletta Roperto e di Enrico Lironi del Cda di Fondazione Cariplo, è l’architetto Cesare Burdese. Il tema sul tavolo è affascinante, quello di una sistemazione radicale del Bassone, sia in termini di spazi interni sia di opere murarie. L’occasione è stata l’incontro di ieri all’interno del penitenziario per presentare il progetto “Ri-Co-Struire” finanziato da Fondazione Cariplo con il coinvolgimento della Facoltà di Psicologia e del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
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