Il Comune comprerà il Politeama

L’annuncio Il sindaco Rapinese annuncia una cospicua variazione di bilancio per poter acquistare il cineteatro. Sconosciute le cifre, al momento. E sui progetti: «Per il recupero cominciamo dalla parte commerciale»

L’amministrazione comunale è al lavoro per comprare il Politeama, l’intenzione è sistemare prima il tetto e dare la priorità a uno sviluppo commerciale.

Il sindaco Alessandro Rapinese ha ribadito davanti al consiglio comunale quanto proposto sul teatro ormai abbandonato da decenni nel suo programma elettorale. La giunta, a giorni, punta ad approvare una pesante variazione di bilancio, uno dei tanti finanziamenti compresi nell’elenco riguarda il cineteatro di piazza Cacciatori delle Alpi, la cui sala è chiusa dal 2005.

L’acquisto

«La variazione parlerà di un Politeama che andremo interamente a comprare – ha detto il sindaco – l’immobile diventerà pubblico al 100%. Prima dell’acquisto abbiamo già in mano un preventivo per sistemare il tetto ed evitare che venga giù tutto. Il primo sviluppo guarderà all’area commerciale. Abbiamo del resto visto la progettualità artistica e culturale che cosa ha prodotto negli ultimi diciotto anni». A lungo senza esito in città si è parlato di un rilancio del Politeama.

Il piano urbanistico prevede senza modifiche oltre al vecchio ristorante e al vecchio bar una parte dell’immobile a destinazione residenziale, con una possibile attività ricettiva, per esempio un bed and breakfast. È a questo pezzo del Politeama che l’amministrazione vuole dare priorità.

«Poi dal prossimo febbraio dell’anno prossimo, segnatevi questa data – ha spiegato ancora il sindaco nell’aula del consiglio comunale – saremo in giro a cercare soldi da investire sul Politeama». Con possibili progetti che coinvolgano anche la sala.

L’asta

Il Comune com’è noto è proprietario dell’82% della società liquidatrice, a sua volta intestataria del bene immobile. Le restanti quote sono in mano a poche famiglie private.

L’edificio, che prima era stato bandito per due milioni e mezzo di euro, oggi vale decisamente meno, in quanto si è deteriorato in anni di totale abbandono. Il prezzo lo stabilisce l’asta, alla quale peraltro potrebbero anche partecipare altri interessati compratori, ma il costo potrebbe aggirarsi attorno al milione e mezzo. E poi c’è il tetto che sta crollando, l’ultima perizia conta 400mila euro per una riqualificazione definitiva della copertura. Quanto alla società liquidatrice ha un passivo pari a 150mila euro, in parte saldabile con i proventi delle pubblicità sulle impalcature e gli affitti di alcuni parcheggi antistanti la piazza.

«Contiamo di pubblicare l’avviso di vendita entro una settimana - spiega il liquidatore Francesco Nessi – per un’asta che dovrebbe tenersi a metà novembre».

I tempi dunque sono piuttosto rapidi, nell’avviso si conosceranno maggiori dettagli per esempio sulla cifre, sulla base d’asta.

Durante il consiglio comunale dai banchi della minoranza si sono levate alcuni voci critiche. In particolare la minoranza Svolta Civica e il consigliere Barbara Minghetti ha chiesto maggiori dettagli sullo sviluppo culturale dell’edificio. Stessi interrogativi da parte del Pd. Va bene comprare lo stabile, rifare il tetto e avviare le porzioni commerciali. Ma che senso ha farlo, si sono chiesti gli esponenti dei due gruppi, senza sapere che futuro dare al Politeama. Altri dubbi sono stati posti sulle condizioni dell’edificio, sempre più ammalorate.

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