Infiltrazioni nelle aule, polveri bianche che cadono dai soffitti ed edifici chiusi per motivi di sicurezza: viaggio tra le scuole comasche di centro città

Scuole Proseguono i sopralluoghi dell’assessore ai Lavori pubblici negli istituti comprensivi . La situazione peggiore a Borghi: gli alunni della primaria alla Virgilio, dove i soffitti si sgretolano

In centro le scuole che soffrono di più sono quelle di Como Borghi. L’ultimo piano della primaria Severino Gobbi è inagibile causa infiltrazioni, due classi sono state spostate alla Virgilio dove l’intonaco dei soffitti si sta rovinando. Quanto all’asilo Sant’Elia la riqualificazione non è nemmeno all’orizzonte.

Ieri mattina l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni, dopo aver visitato le scuole dell’istituto comprensivo Como Lago e quelle dei quartieri Prestino e Breccia, si è recato all’istituto comprensivo Como Centro.

La sede centrale, la Parini, ha come noto il problema alla scalinata d’ingresso, con l’accesso bloccato da mesi e gli alunni costretti a entrare dal retro. Fatto il progetto però i lavori dovrebbero partire a gennaio. In più il Comune ha stanziato un milione di euro per mettere l’edificio a norma sulle normative antincendio. «I problemi maggiori sono alla primaria Gobbi – racconta Valentina Grohovaz, la dirigente scolastica – dove è in fase di ultimazione la sistemazione della facciata e della copertura. Ma dieci giorni fa abbiamo subito delle gravi infiltrazioni all’ultimo piano. Così due classi sono state trasferite alla Virgilio, nella sede delle medie. Alla Gobbi, infatti, non abbiamo altre aule libere perché le elementari continuano ad ospitare alcuni bambini dell’asilo Sant’Elia, chiuso da ormai tre anni e mezzo».

Virgilio e Sant’Elia

Alla Virgilio in compenso da anni, da ben prima della pandemia, dai soffitti cade una polverina bianca, erano state sistemate delle reti contenitive, ma bisognerebbe rifare tutta la controsoffittatura. Più in generale il plesso, persa la titolarità e divenuto solo succursale delle medie Parini, va ripensato. Ci sono spazi con infiltrazioni, aule non utilizzate. È possibile che dopo la chiusura delle medie di via Mognano a Sagnino l’amministrazione comunale stia pensando di razionalizzare anche le vecchie medie di Como Borghi.

«Con l’assessore non abbiamo toccato il nodo Sant’Elia – spiega ancora Grohovaz – certo se i lavori staranno ancora fermi a lungo il nostro istituto ha bisogno di trovare altri spazi che diano respiro ai tanti nostri bambini».

L’asilo Sant’Elia, una perla del razionalismo, è stato chiuso per motivi di sicurezza nella primavera del 2019. La riqualificazione doveva riaprire nel 2020, ma fatti solo pochi lavori tutto è rimasto fermo. L’intenzione della nuova giunta è conservare la struttura architettonica e riaprire la scuola dell’infanzia. Ma bisogna ancora reperire 2,8 milioni di euro. Difficile immaginare a breve una svolta.

L’istituto Como Centro

Per il resto nell’istituto comprensivo Como Centro le scuole di via Fiume non hanno particolari problemi, ci sono delle manutenzioni da fare, ma sono risolvibili. Stessa situazione all’infanzia di via Zezio. L’infanzia di via Briantea ha bisogno di rifare tutti i serramenti, ma i lavori da tempo chiesti non vengono da anni affrontati. Peraltro l’edificio è d’interesse storico culturale e su porte e finestre ci sono dei vincoli.

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