La Cri di Como vota il presidente. Obiettivo: uscire dalla crisi

Associazioni Il comitato comasco è commissariato da quattro anni - Paolo Beretta è l’unico candidato: occorre saldare i debiti e ripartire

Dopo quattro anni di commissariamento la Croce Rossa di Como oggi vota un nuovo presidente.

Questo pomeriggio con ogni probabilità Paolo Beretta, l’unico candidato che si è fatto avanti, verrà eletto dai soccorritori come nuovo presidente del comitato che unisce Como e Lipomo. Un comitato che è commissariato dal 2020, dopo le dimissioni forzate di Matteo Fois che aveva portato la Cri ad avere importanti buchi di bilancio . Dopo più commissariamenti (prima il comitato è stato affidato a Paolo Russo e ad Adriano De Nardis, infine di recente ad Alberto Piacentini) gli ingenti debiti sono stati oggetto di un concordato pianificato con il tribunale di Como.

Fuori dal commissariamento?

«Seguiremo le regole e i dettami approvati dal tribunale – dice Beretta –, siamo fiduciosi di poter finalmente voltare pagina. Io lo sono sempre stato, sapevo che il nostro comitato avrebbe saputo rientrare dai debiti e ripartire con slancio. Quanto alle elezioni odierne sono l’unico candidato e facendo gli scongiuri a meno di problemi imprevisti dovrei riuscire a condurre i volontari fuori dal commissariamento».

Beretta, esperto di defibrillatori, è uno storico crocerossino. Alle ultime elezioni si era già candidato salvo poi rinunciare alla luce della difficile situazione debitoria. Il commissario straordinario Piacentini, inviato per scelta del comitato centrale da Pavia per risanare i conti dei comaschi, è arrivato nell’autunno di due anni fa e ha consegnato a inizio anno al tribunale il piano di risanamento. La proposta ha ricevuto il benestare dei giudici nei primi giorni di maggio. Certo molti creditori resteranno a bocca asciutta visto che meno della metà dei debiti riuscirà ad essere saldata. Sono in tutto quasi otto i milioni di euro accumulati. A parte i creditori privilegiati, ovvero banche e dipendenti, i fornitori prenderanno poco più del 10% rispetto a quanto gli spettava.

La spinta dei volontari

Peraltro di recente la Cri ha perso diversi servizi, la convenzione con il 118 in Val d’Intelvi l’accompagnamento degli studenti disabili, il trasporto degli anziani della Ca’ d’Industria e ancora il Giro d’Italia. La situazione non è affatto semplice. Il Comitato di San Fedele prima sotto l’ala di Como andrà per la sua strada, la centrale verrà ceduta alle amministrazioni comunali per ripagare i debiti. Quanto a Lipomo è stata disposta la vendita della sede nuova al comitato centrale, la Cri di Roma entro l’anno intende collocare qui un nucleo di pronto intervento.

Servirà allora la spinta dei volontari per rinnovare il comitato, che negli ultimi anni per sfiducia ha perso molti sostenitori, non ultimi un gruppo di dipendenti intenzionati a candidarsi alle elezioni odierne in rotta con il commissario straordinario.

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