La nuova Santa Teresa: piazza verde con vista sulla cripta

L’intervento Completata la parte in superficie con pensilina, panchine e un “oblò” sopra gli affreschi. Il recupero legato all’autosilo è durato oltre vent’anni

Piazza Santa Teresa raddoppia. Accanto allo snodo viabilistico delimitato dalla rotatoria è ormai completata una seconda piazza rialzata, proprio sopra l’autosilo interrato. Uno spazio in ciottoli e cemento lavato con panchine, una pensilina in ferro che verrà coperta di piante rampicanti (già messe a dimora) e, al centro, una finestra in vetro con vista sulla storica cripta. Il tutto a oltre vent’anni dalla effettiva partenza dei lavori dell’autosilo e a oltre 35 dal primo progetto dei garage interrati.

La nuova area per i pedoni e i curiosi al momento è ancora delimitata dalle transenne, ma si vede ormai perfettamente il nuovo volto della zona, da dove sono state recentemente rimossi i ponteggi dalla parte superiore dell’autosilo rimasti lì fin dall’apertura, nell’agosto del 2008.

I reperti storici

L’intervento di recupero della parte esterna con annesso restauro degli affreschi sottostanti è portato avanti dalla Bcc Brianza e Laghi (già nel 2015 aveva rilevato 35 dei 69 posti auto). La storia della cripta risale al momento dei primi scavi per la realizzazione dell’opera, risalenti al 2003. Fin da subito emersero infatti i resti della vecchia chiesa di Santa Teresa con il convento dei Carmelitani scalzi, costruita tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Dell’edificio demolito tra il 1958 e il 1960 (la facciata fu venduta alla parrocchia di Bellagio) restano oggi la cripta, alcuni ossari e parti di colonne affrescate. Le due pareti laterali vennero invece abbattute in accordo con la Soprintendenza in quanto prive di valore: l’ente di tutela dei Beni architettonici prescrisse però la conservazione della cripta.

Oggetto di interesse, secondo la Soprintendenza, sono i resti della cripta e di una colonna della navata centrale su cui si erano ben conservati due affreschi di arcangeli e saranno proprio questi resti a essere visibili dai comaschi attraverso la finestra ricavata nella pavimentazione. Ritrovate anche due nicchie tombali (anche quelle affrescate e in una delle quali c’è anche l’affresco di una Deposizione). La testimonianza della Como che fu sarà quindi visibile a tutti e verranno posizionati anche pannelli esplicativi, sul modello di quanto fatto in altre zone della città, su tutti l’autosilo multipiano realizzato in viale Lecco sopra le vecchie terme romane.

L’ingresso della Bcc

La storia del parcheggio di Santa Teresa e del recupero dell’area pubblica esterna è passata da una serie infinita di problemi tra i privati e l’amministrazione comunale. Nei mesi scorsi era stato tutto risolto dalla Bcc (che nell’agosto del 2015 aveva acquistato 35 posti, ora in vendita) e, dopo aver risolto i contenziosi legali pregressi (proprio sul recupero dei reperti) ha avviato il cantiere ormai concluso. Nelle parti esterne in ferro sono incise sulla pensilina la dicitura “Cripta di Santa Teresa” mentre sulla base di una fioriera (nello stesso materiale) dove è già stato piantato un albero è stato inciso il logo e il nome della Bcc.

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