In via Milano una targa per Dalla Chiesa. Il figlio: «Quanti ricordi, grazie Como»

Lotta alla mafia Giovedì verrà inaugurata nel palazzo in cui aveva vissuto dal 1952 al 1954 - «Commosso per questo gesto ricco di significato voluto dagli attuali inquilini dello stabile»

Como

«Sono davvero commosso, io e le mie sorelle siamo emozionati per questo gesto così ricco di significato e sincera sensibilità». A parlare è Nando Dalla Chiesa, professore universitario, sociologo e scrittore, nonché figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, barbaramente ucciso in un attentato mafioso il 3 settembre 1982, pochi mesi dopo la sua nomina a prefetto di Palermo, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo.

La notizia della targa voluta dai condomini del condominio Isotta, al civico 198 di via Milano, dove visse insieme alla sua famiglia tra il 1952 e il 1954, quando fu comandante della compagnia dei carabinieri di Como, fa aprire il libro dei ricordi al figlio Nando. «Ricordo benissimo quegli anni, via Milano e il condominio Isotta - spiega - Feci la prima elementare dalle suore (Orsoline, ndr), un istituto che sorgeva proprio accanto al condominio dove ora mi dicono ha sede l’Istituto Pessina. Il condominio era vivace. Vi abitavano famiglie di funzionari dello Stato, di tempo ne è passato tantissimo eppure il ricordo dev’essere rimasto intatto. Che siano stati i condomini a compiere questo gesto è davvero bellissimo».

Un’iniziativa nata nel 2020, in piena pandemia, per ricordare il centenario della nascita del generale Carlo Albero Dalla Chiesa: «Che sia stato pensato per il 27 settembre 2020, ossia per i cent’anni dalla nascita di mio padre, per noi è un fatto commovente. Verremo a Como a vedere la targa, un pensiero molto delicato - continua Dalla Chiesa - Ricordo che la scuola elementare aveva un grande cortile che trasformarono una volta in campo di calcio per una partita che io vidi da bambino. Non solo, ricordo benissimo anche le partite di calcio che mi portava a vedere mio padre allo stadio, le prime partite le ho viste lì e ho ricordi nitidissimi del Como. Ricordo un’Italia-Svizzera delle giovanili e un Como-Milan con un giovane Nordahl, centravanti della nazionale svedese e del Milan, che si allenava tirando un pallone contro una saracinesca. Un riscaldamento pre partita impensabile per il calcio come lo intendiamo adesso».

La targa reca la scritta “In questo stabile abitò con la sua famiglia Carlo Alberto Dalla Chiesa, comandante della compagnia dei carabinieri di Como, tra il 1952-54”. Come data di posa rimane la volontà di mantenere il 2020, con la dicitura «nel centenario della nascita 27-IX-2020 i condomini posero».

L’inaugurazione è prevista giovedì prossimo, 28 settembre, alle 11.30, alla presenza delle autorità locali. La targa, spiegano i promotori dell’iniziativa, «è stata sottoposta all’attuale amministrazione comunale circa un anno fa, in particolare all’avvocato Alberto Fontana, assessore alla legalità e alla lotta alle mafie e nostro intermediario nell’intera trafila di approvazione».

Ascolta "Il sequestro di Cristina Mazzotti - La tela del ragno" su Spreaker.Nando Dalla Chiesa è stato nostro ospite in questa puntata di Anime Nere - Il sequestro di Cristina Mazzotti, un podcast dedicato al primo sequestro eseguito nel Nord Italia dalla ’ndrangheta. Cristina Mazzotti fu rapita a Eupilio e morì nel corso della prigionia, con Nando Dalla Chiesa in questa puntata che potete ascoltare gratuitamente abbiamo parlato di quanto sia importante ricordare la sua storia e il suo nome per capire come feriva allora la ’ndrangheta e come, anche oggi, continua a ferire il nostro territorio

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