La Ticosa del domani? Presentato il progetto di ACinque: 950 parcheggi e pannelli fotovoltaici

Il progetto Presentato in Comune il progetto che coinvolge ACinque, che avrà in concessione l’area per 30 anni. Via i semafori, arrivano le rotatorie. Incognita sui tempi. Nell’articolo il video del rendering

Diciassette anni dopo l’addio alla ex tintostamperia e dopo il progetto (naufragato) della giunta Bruni e quello (in realtà mai portato avanti) dell’amministrazione Landriscina, ieri il sindaco Alessandro Rapinese ha presentato il “suo” piano Ticosa. Quello che lui stesso ha ricordato essere «il primo punto del nostro programma elettorale».

I dettagli

Si tratta di un progetto di riqualificazione e riconversione urbana proposto da Acinque, società quotata in Borsa che ha, tra gli azionisti, lo stesso Comune di Como. Sui 46mila metri quadrati tra viale Innocenzo e via Regina la proposta formalizzata prevede la realizzazione di 958 parcheggi (per auto, bus turistici, camper e biciclette con un’apposita velostazione). Stalli in parte “coperti” da pannelli solari che consentiranno di avere installata una potenza complessiva di un megawatt. Oltre ai parcheggi che, verso la tangenziale, saranno parzialmente ricoperti dal verde andando quindi a creare una sorta di “effetto onda” vegetale mentre verso via Regina avranno una copertura integrale a pannelli solari, ci saranno due edifici, entrambi collocati verso la ex centrale termica Santarella. Il primo, con un’ampiezza di circa mille metri quadrati, avrà la funzione di hub turistico e, quindi, in grado di ospitare servizi e zona commerciale con ristorazione. Nei pressi di questo spazio sarà realizzata anche un’area gioco per bambini. La seconda costruzione, da 215 mq, ospiterà invece la velostazione per le bici. Il verde cosiddetto “pensile” sarà di 6mila metri quadrati complessivi a cui vanno aggiunti i 6.200 di verde “a raso”. C’è poi tutto il capitolo della riqualificazione viabilistica con l’addio ai semafori, sovrappassi pedonali, ciclabile, accesso diretto a via Regina e al cimitero e nuova fermata per gli autobus.

«La vocazione della nostra azienda – ha sottolineato l’amministratore delegato di Acinque Stefano Cetti – è quella di generare valore per il territorio e di promuoverne la crescita anche sotto il profilo dell’indotto e dell’attrattività, elemento importante per un contesto di forte valenza turistica. Il progetto elaborato è ambizioso, attento all’impatto ambientale, alla sicurezza, all’efficienza. L’obiettivo è quello di riqualificare una porzione urbanistica e viabilistica nevralgica della città, porta d’accesso alla convalle, su cui da anni si concentrano le aspettative delle comunità locali». E ancora: «Non parliamo solo di un parcheggio ma di una riconversione urbana».

L’entità dell’investimento è stata stimata in 27 milioni di euro e, di questi, 10 li metterà direttamente la multiutility. La parte restante, 17 milioni in totale, arriverà da fondi pubblici, intesi come contributo del Comune o finanziamenti pubblici. Dei 27 milioni, otto serviranno per il completamento della bonifica del sottosuolo, cinque per l’area commerciale e la parte rimanente servirà per parcheggio, viabilità e parte energetica. Cifre e numeri oggetto ovviamente di proposte migliorative in sede di gara anche da parte di concorrenti (lo stesso sindaco ha parlato di «proposta appetibile per tanti operatori»).

Concessione trentennale

I 46mila mq dell’area secondo il piano dovranno essere dati in concessione trentennale al privato che gestirebbe quindi sia il parcheggio, sia le aree commerciali. L’aspetto tecnologico energetico, ha chiarito Iacopo Picate, ad di Acinque Innovazione ha il cuore nell’impianto fotovoltaico realizzato con i pannelli di copertura da 5mila mq. «Tutte le soluzioni adottate – le sue parole - consentiranno di risparmiare l’emissione in atmosfera di oltre 400 tonnellate di Co2 l’anno». Tema cruciale, trattandosi di un’area di dimensioni molto ampie e alle porte della città, è quello della sicurezza. Per questo è stato incluso un sistema di videosorveglianza oltre all’illuminazione a led.

Nel maxi piano di riqualificazione non è stato invece compreso l’edificio Santarella, ma lo stesso sindaco ha sottolineato come «con il rendiconto 2023 che sto aspettando si potranno fare le proiezioni».

Il dirigente delle Opere pubbliche ha ricordato che «il recupero (le stime ipotizzavano un intervento da 5 milioni di euro, ndr) è inserito nel piano delle opere del 2024» e che «si potrebbe anche procedere in modo parallelo alle altre attività».

E adesso? Il conto alla rovescia è iniziato e tra 90 giorni si capirà se questa potrà essere, 42 anni dopo l’acquisto dell’area da parte del Comune, la volta buona per toglierla definitivamente dall’abbandono.

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