Il livello del lago è salito a ritmo da record in due giorni e adesso minaccia il cantiere paratie

Opere Sertori: «Lavori compatibilmente con il Lario». E sui parapetti: «Si stanno elaborando delle soluzioni»

Il lago continua a crescere (qualcosa come 44 centimetri in un giorno e mezzo) e l’acqua “alta” torna a creare problemi al cantiere delle paratie nella zona di piazza Cavour. Solo qualche settimana fa il livello del lago era arrivato attorno allo zero idrometrico (a ridosso di Ferragosto) e quella era la situazione ideale per poter lavorare sulla scalinata che dovrà essere realizzata proprio davanti alla piazza. Il lago basso era fondamentale anche per la deviazione di una roggia proprio di fronte al bar Monti e questo intervento è stato completato la scorsa settimana.

La situazione

Per quanto riguarda la scalinata è stato posato, sempre approfittando del periodo favorevole, il cordolo superiore, ma per quello inferiore (poi si procede con i gradini interni) il problema del livello del lago è importante. Ieri mattina in piazza Cavour c’era un grande spiegamento di mezzi operativi (gru e camion) e i lavori vanno avanti anche nella zona verso i giardini a lago, dove è in corso l’adeguamento alle norme antisismiche.

«In cantiere - spiega l’assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori - tutti i lavori sono in corso compatibilmente con l’altezza del lago in piazza Cavour, mentre sulla vasca b si prosegue con la parte sismica». Proprio il lago è infatti il sorvegliato speciale. Le aziende che si sono aggiudicate l’appalto regionale per le opere antiesondazione (Rossi Renzo Costruzioni, Cgx, Ranzato e la comasca Engeco) hanno messo l’acceleratore, ma di fronte al livello del Lario c’è poco da fare. Ieri erano in funzione anche delle enormi pompe, ma non sono sufficienti a “prosciugare” l’acqua che entra dalla falda e, quindi, non consente di operare all’asciutto. Per poter lavorare in sicurezza ed evitare, da un lato, problemi strutturali alla scalinata e, dall’altro, di creare anomalie al di sotto degli edifici andando in qualche modo a modificare la stabilità del terreno attraverso eventuali pesanti pompaggi è infatti necessario che l’acqua sia a livelli bassi. Cosa che non è stata per tutto il mese di luglio (viste le forti piogge e i temporali) e che è tornata a peggiorare dopo i nubifragi dei giorni scorsi (oltre a quelli a Como vanno considerati, ovviamente, anche quelli in Valtellina). L’obiettivo - lago permettendo - è quello di arrivare a completare piazza Cavour per la fine dell’anno e di arrivare a chiudere il cantiere nella primavera del 2024.

Nella zona verso i giardini a lago, invece, l’intervento di adeguamento è arrivato a circa il 50% e il piano dei lavori prevede anche degli scavi. Nel progetto era anche incluso l’abbattimento di alcuni tigli, non compatibili con la parte “a gradoni” che dovrà richiamare quella già realizzata verso Sant’Agostino. Speculare alla nuova biglietteria della Navigazione è anche prevista la costruzione di un edificio cubico che ospiterà alcuni locali tecnici (legati principalmente all’energia elettrica) oltre a una seconda sala d’attesa per i passeggeri dei battelli.

Nel frattempo per quanto riguarda gli arredi, di competenza comunale, sono in produzione le sedute in pietra da posizionare attorno all’aiuola (ancora vuota) a Sant’Agostino. Le panchine, che si rifanno al prototipo del designer comasco Ico Parisi non sono ancora state ordinare e non arriveranno quindi prima della fine dell’anno. Le fioriere sono invece complete (manca solo la posa dei led sotto i corrimano).

Le protezioni

Altra questione sul tavolo, questa volta regionale, è quella che riguarda i parapetti. I timoni storici non sono più utilizzabili perché non rispettano gli standard di sicurezza e inoltre sono insufficienti a livello quantitativo a coprire gli spazi necessari. La normativa non prevede l’obbligo di posizionare le protezioni (come si fa del resto in molte località marine o lacustri), ma il Comune aveva chiesto di mettere comunque delle barriere. Attualmente ci sono quelle provvisorie, ma la Regione ha garantito che metterà i parapetti simili agli originali. «Per i parapetti - assicura l’assessore Sertori - i progettisti stanno elaborando delle soluzioni da proporre». Una volta individuate, prima della produzione, servirà l’ok della Soprintendenza.

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