Lago come un tappeto di detriti e il battello spazzino non si vede

Maltempo Distesa di rami e rifiuti davanti a piazza Cavour, dopo le piogge. Nessuna traccia del mezzo che dovrebbe pulire: la convenzione è scaduta

Como

La pioggia torrenziale scesa nella notte tra martedì e la mattina di mercoledì ha portato a bordo lago tonnellate di rami, detriti e tronchi che sono andati a depositarsi nella zona di piazza Cavour, ma anche verso il Tempio Voltiano, a ridosso della diga foranea e hanno bloccato le barche ormeggiate all’interno del Porto Marina.

Le segnalazioni

La situazione è complessa e in molti hanno segnalato che ieri, nonostante il bel tempo, non si sia visto il battello spazzino che Aprica solitamente utilizza in base a una convenzione tra il Comune e la Provincia. Convenzione che, però, è scaduta e attualmente in fase di rinnovo con il risultato che il mezzo è fermo e il materiale si accumula sempre più ed è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime ore in quanto, osservando dalle strade e dalle zone panoramiche più alte, si vedono bene le concentrazioni di materiale che arrivano dal lago e che si andranno ad aggiungere a quello già presente.

Bisognerà capire, se vista la situazione emergenziale, verrà trovata una soluzione per cercare, in via straordinaria, di poter comunque far uscire il battello più piccolo. Anche se si tratta di situazioni eccezionali il problema dei battelli fermi proprio quando servirebbero maggiormente sembra non risolversi mai e si ripropone ciclicamente. Si va dai guasti ai problemi legati alla convenzione ad altre questioni burocratiche, ma non è la prima volta che nel momento della necessità Como si ritrova senza mezzi idonei. Questa volta il battello è funzionante, ma non può uscire.

E barche intrappolate

Diverse segnalazioni arrivano da chi ha le barche letteralmente intrappolate tra i detriti, ma i pericoli riguardano anche i mezzi della Navigazione con eliche e scafi a rischio. A questo si aggiungono i problemi per le attività turistiche senza contare che mostrare ai visitatori di tutto il mondo una distesa di rifiuti di ogni tipo non è certamente un bel biglietto da visita.

Su smottamenti e allagamenti in città intanto interviene anche Elisabetta Patelli, storica esponente dei Verdi con incarichi regionali e nazionali: «I cambiamenti climatici provocano questi eventi estremi di inaudita intensità. Ormai non solo i paesi del lago, ma anche parti della nostra città sono a rischio (cita, ad esempio, il fango in via Scalini e in via Casletti, ndr). Nell’attesa che ci si decida a rallentare il cambiamento climatico con scelte globali, l’unica soluzione a disposizione di chi governa è un freno ai disboscamenti e alle edificazioni sulle aree a rischio e cura e manutenzione del territorio. Cosa che non accade oramai da decenni».

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