L’appello dei ragazzi comaschi al sindaco e alla giunta: «Facciamo rivivere i luoghi dimenticati della città»

L’Agorà Rapinese e tre assessori incontrano i giovani delle associazioni cittadine in una mattinata di confronti e dibattiti

I giovani protagonisti della prima Agorà cittadina del progetto “Sinergie”, che vede coinvolte le realtà giovanili più rappresentative sul territorio comasco, si confrontano con gli amministratori locali. Ieri mattina, all’interno dei locali dell’ex tintostamperia Val Mulini, le ragazze e i ragazzi aderenti alle iniziative si sono ritrovati per fare il punto della situazione sul tema della presenza (e soprattutto della mancanza) di spazi di aggregazione dedicati ai giovani in città.

Innovativo il format dell’incontro pubblico: è stata infatti scelta la formula del “World Café”, metodo utile a dare vita a conversazioni informali. Si è realizzato così un dibattito aperto, decentrato su sei tavoli ai quali si sono seduti rappresentanti delle istituzioni, volontari delle associazioni, giovani interessati a presentare le proprie idee. «Non abbiamo voluto organizzare un convegno tradizionale - ha chiarito Lucia Villani di Lumilhub - perché preferiamo dialogare assieme e ricercare soluzioni condivise, partendo dall’ascolto di tutte le diverse sensibilità». Numerose le associazioni invitate all’Agorà di ieri: Agesci Como 1 e Como 45, Associazione Sant’Abbondio, Circolo Olmo, Como Pride, Consiglio generale degli studenti dell’Insubria, Cps, Fridays For Future, Fuorifuoco, Legami, Supporto attivo Como, Unione degli Studenti, We for the planet, WeRoof.

In rappresentanza dell’amministrazione comunale, partner del progetto, hanno preso parte all’evento il sindaco, Alessandro Rapinese, il vicesindaco Nicoletta Roperto, l’assessore all’Urbanistica Enrico Colombo e l’assessore alle Politiche giovanili Francesca Quagliarini. «Interessante - ha commentato il primo cittadino - vedere persone così giovani che tengono a confrontarsi per il bene della propria comunità. Scambiarsi informazioni significa aumentare il livello di conoscenza della realtà, garantirsi l’opportunità di esporre le proprie idee contaminandosi con il pensiero degli altri».

Prima di intraprendere i lavori sui singoli tavoli, è stato presentato “Giovani Sinergie Comasche”, il progetto finanziato da Regione Lombardia (con il bando “Giovani Smart”) che prevede il coinvolgimento di persone di età compresa fra i sedici e i ventiquattro anni - appartenenti o meno ad associazioni giovanili - con l’obiettivo di elaborare proposte artistiche e culturali che animeranno la città fino a settembre 2023.

La mattinata è poi proseguita con la divisione dei partecipanti in gruppi, ognuno dei quali ha avuto tempo a disposizione per cercare di rispondere a tre interrogativi: quali sono i bisogni e le fragilità dei giovani per cui la presenza di spazi in città potrebbe offrire risposte? Quali spazi e come strutturarli? Che tipo di contributo potrebbe offrire il singolo, anche in relazione al ruolo che ricopre in una determinata associazione?

Al termine delle tre brevi “sessioni”, i referenti dei gruppi (uno per ogni tavolo) hanno esposto i risultati del confronto. Subito individuati alcuni luoghi da far rivivere nell’immediato. Quali?

I ragazzi, nell’ambito di un corposo elenco di priorità, hanno menzionato la zona della Ticosa, la stazione ferroviaria di Albate, il Chiostrino Artificio e Palazzo Natta.

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