Lavori a Villa Olmo, ecco i ponteggi. A gennaio la chiusura

Riqualificazione Intervento da 12 milioni grazie al Pnrr. Con l’inizio del 2024 l’edificio storico chiude 700 giorni. Ora si interviene per fermare il distacco dell’intonaco

Ponteggi davanti alla facciata di Villa Olmo. Dopo l’avvio delle manutenzioni alle statue e alle fontane del giardino, lo scorso agosto, gli operai hanno installato mercoledì le impalcature davanti alla facciata della villa di proprietà del Comune. L’intervento serve principalmente a risolvere l’annoso problema degli intonaci che si scrostano. Sotto ai cornicioni compaiono infatti, ciclicamente, macchie e chiazze, colpa del vecchio impianto di riscaldamento che deve essere sostituito all’interno della più ampia riqualificazione dell’intero compendio che partirà a gennaio.

Tutto l’intervento, davvero ingente ma reso possibile grazie al Pnrr, ammonta a circa dodici milioni di euro. I ponteggi, già presenti sul retro, resteranno montati davanti alla facciata per trenta giorni. Ora è in corso una mostra, da gennaio poi alla luce dei più grandi lavori in corso Villa Olmo resterà chiusa per 700 giorni.

Cinque lotti

«Villa Olmo è interessata da cinque diversi lotti – così ha riferito il dirigente alle Opere pubbliche Luca Noseda alla commissione consiliare numero due – i due più importanti sono stati sviluppati dallo stesso professionista e riguardano la riqualificazione del corpo centrale della villa e il ristorante. Il progetto esecutivo terminerà tra novembre e dicembre per poi avviare a gennaio i lavori. Adesso abbiamo allestito un cantiere pilota per le facciate. Facciate per le quali è in corso un contenzioso con il precedente appaltatore, perché come si nota sono ancora da rifare. Già negli anni ottanta fatte le indagini sulle murature era stato individuato un problema all’impianto di riscaldamento, a gasolio, erano stati anche ritrovati dei combustibili dietro al ristorante. Comunque delle perdite interne presenti dietro alla facciata hanno generato a più riprese il distacco dell’intonaco».

Durante il precedente mandato, per gli intonaci delle facciate il Comune aveva consultato anche il Cnr. Non erano però seguiti passi avanti concreti con il centro nazionale delle ricerche.

L’azienda che si è aggiudicata il principale bando per l’ammodernamento di Villa Olmo è la Gasparoli di Gallarate, unita alla Lithos di Venezia. «Ma ci sono anche altri tre contributi incassati per altri tre cantieri già avviati – ha detto sempre Noseda – al Casino sud occorre abbattere le barriere interne per costruire il book shop e l’accoglienza dei turisti. C’è poi il restauro delle statue, del tempietto e della fontana già recintata ed infine l’intervento sulle vasche delle serre».

Sindaco e opposizioni

Per le serre siamo al progetto esecutivo ed il sindaco Alessandro Rapinese ha assicurato che anche questa parte di lavori è pronta a partire a stretto giro. Rapinese in commissione ha detto che su Villa Olmo con i tempi stretti dettati dal Pnrr «abbiamo fatto un lavoro magistrale». A causa dei ritardi c’era il rischio di perdere larga parte dei finanziamenti «la situazione era disperata».

Dai banchi delle minoranze al contrario Patrizia Lissi, capogruppo del Pd, ha fatto notare che i finanziamenti e i progetti relativi a Villa Olmo sono un’eredità lasciata delle precedenti amministrazioni.

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